Vita Chiesa

Papa Francesco: domenica la visita alla parrocchia romana di Pietralata

Ad affermarlo è monsignor Aristide Sana, sacerdote lombardo parroco di questa comunità da 17 anni, che svela: «L’abbiamo saputo un paio di settimane fa e da allora nella comunità fervono i preparativi: stiamo incontrando i vari gruppi pastorali, leggiamo alcuni suoi scritti, soprattutto brani tratti dall’Evangelii gaudium, e concludiamo le celebrazioni eucaristiche con la sua preghiera a Maria Stella della nuova evangelizzazione. Ma c’è ancora tanto da fare». Per esempio, rispondere alle domande dei bambini: «Sono molto curiosi, vogliono sapere tutto di Francesco che verrà a trovarli, dove viveva prima, com’è diventato Papa… stiamo facendo vedere loro dei filmati a cartone animato con lui come protagonista e loro sono pieni di entusiasmo. Stanno preparando i canti per l’accoglienza e delle letterine che gli consegneremo». Nella parrocchia, che ha già accolto il beato Paolo VI nel Natale del 1963 e san Giovanni Paolo II nel novembre del 1991, Francesco arriverà intorno alle 16: il Pontefice – informa l’Ufficio stampa del Vicariato di Roma – incontrerà i malati, i genitori con i bambini battezzati negli ultimi mesi, i bambini della comunione, insieme ai loro genitori, e un’ottantina di scout con le loro famiglie e confesserà alcuni fedeli. Alle 18 presiederà la Messa.

Concelebreranno il cardinale vicario Agostino Vallini, il vescovo ausiliare per il settore nord Guerino Di Tora, il parroco, il viceparroco don Massimo Cautero, i due collaboratori parrocchiali, don Mauricio Andres Fontalvo Florian e don Nicolas Francesco Garzon Reyes, e altri quattro sacerdoti del quartiere. «Il Papa – aggiunge monsignor Sana – trascorrerà anche del tempo con alcune persone che gravitano nella parrocchia, ma vivono situazioni di disagio gravi. Qui è pieno di storie difficili: senzatetto, papà separati che dormono in macchina».

La parrocchia, eretta nel 1938, si sviluppa su un unico asse, via di Pietralata, «ma le altre parti del quartiere, nato senza un piano regolatore chiaro, faticano a legarsi. È un mix di zone popolari e residenziali, siamo noi il cuore pulsante», spiega il parroco. Uno dei punti forti è il centro Caritas, dove arrivano diverse richieste di aiuto: «Tante, troppe persone vivono negli spazi verdi, in metropolitana. Ci sono situazioni di mancanza di lavoro, famiglie che richiedono assistenza con viveri, che distribuiamo almeno due volte al mese. Per fare di più – sottolinea il parroco – collaboriamo con il Banco Alimentare e abbiamo un canale con il Centro agroalimentare che ci fornisce prodotti per loro invendibili, magari per una confezione che si è danneggiata durante il trasporto».