Vita Chiesa

Papa Francesco in preghiera a S. Maria Maggiore [VIDEO]

Alle otto di questa mattina il nuovo Papa si è recato nella basilica di santa Maria Maggiore, per fare l’atto di omaggio annunciato ieri sera dalla Loggia. È entrato in basilica – ha riferito padre Lombardi – accompagnato dall’arciprete della basilica, monsignor Santos Abril y Castillo, e del vicario di Roma, il cardinale Agostino Vallini. È stato accolto dal Capitolo della basilica, dai Confessori e dal personale laico. Si è recato presso la cappella dell’icona di Maria «Salus populi romani», dove ha portato un mazzo di fiori e lo ha deposto all’altare. Dopo la sosta di preghiera, un po’ in ginocchio e un po’ seduto, durata circa dieci minuti in silenzio, ha salutato i membri del Capitolo, poi è passato all’altare maggiore, dove c’è la reliquia della mangiatoia in cui è stato deposto Gesù secondo la tradizione. Quindi Papa Francesco si è recato nella cappella di fronte, la Sistina, dove si trova l’altare su cui Sant’Ignazio celebrò la sua prima messa nella notte di Natale. Il nuovo Papa, da gesuita, è «molto devoto» a questo «luogo significativo», ha commentato padre Lombardi, informando che subito dopo Francesco ha sosto sulla tomba di san Pio V, per salutare poi il personale laico della basilica prima di ripartire».

Anche per recarsi e tornare da Santa Maria Maggiore, il nuovo Papa ha fatto una scelta non convenzionale: «È andato senza un corteo o una macchina speciale, ma su una delle macchine della gendarmeria vaticana», ha rivelato il portavoce vaticano. Uscendo da santa Maria Maggiore – dove erano presenti anche monsignor Georg Gaenswein, come prefetto della Casa Pontificia, e il cardinale Francis Law, come arciprete emerito della basilica – ha salutato alcuni ragazzi di una scuola, poi si è recato alla Casa del Clero di Via della Scrofa dove aveva alloggiato fino all’inizio del Conclave. «Ha preso i suoi bagagli, ha salutato il personale, ha pagato il conto ed è tornato a Santa Marta», ha detto padre Lombardi, ricordando che oggi pomeriggio – dopo la concelebrazione, alle ore 17, nella Cappella Sistina, con i cardinali che hanno partecipato al Conclave – verranno tolti i sigilli all’appartamento papale, in modo da permettere l’inizio dei lavori necessari ad ospitare nel palazzo apostolico il 265° successore di Pietro, che per il momento, «ma non per un tempo lungo», rimarrà a Santa Marta. Poi il portavoce vaticano ha riepilogato gli impegni del Papa da domani, quando ci sarà un «incontro familiare» con tutti i cardinali, fino alla messa di inaugurazione del pontificato, alle 9.30 del 19 marzo, preceduta sabato dall’udienza ai giornalisti e dall’Angelus di domenica. Il 20 niente udienza, sostituita da quella concessa ai «delegati fratelli» delle altre Chiese e comunità cristiane.