Vita Chiesa

Papa Francesco: incontro con una delegazione luterana

La delegazione è stata ricevuta oggi nel giorno in cui si conclude la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e il Papa, nel suo saluto, ha sottolineato come il tema “Potente è la tua mano” ricorda “la situazione di grave bisogno in cui vivono in molte parti del mondo tante persone, per le quali dobbiamo scendere in campo, uniti da uno stesso impegno ecumenico. In piena umiltà – ha quindi detto Francesco -, preghiamo allora il nostro Signore Gesù Cristo affinché, per la sua grazia, noi cristiani in tutto il mondo possiamo essere strumenti della sua pace. Che ci aiuti sempre, in mezzo ai popoli divisi, ad operare insieme come testimoni e servitori del suo amore che guarisce e riconcilia, santificando e glorificando così il suo nome. Chiediamo incessantemente il sostegno della grazia di Dio e l’illuminazione dello Spirito Santo, che ci conduce alla piena verità”. Il pensiero del Papa è poi andato alla commemorazione comune della Riforma dello scorso anno che “ha rafforzato e approfondito, nel nostro Signore Gesù Cristo, la comunione tra i luterani, i cattolici e i loro partner ecumenici in tutto il mondo. Questa commemorazione comune rimane una feconda opportunità per l’ecumenismo, perché ha segnato non un punto di arrivo, ma un punto di partenza nella ricerca ecumenica dell’unità piena e visibile tra di noi, sotto il triplice segno della gratitudine, del pentimento e della speranza, tutti e tre indispensabili se vogliamo davvero risanare la nostra memoria. Non è un caso che i nostri sforzi si stiano orientando verso lo studio di una questione ecumenica prioritaria su cui intendiamo soffermarci in futuro, ovvero la questione della natura della Chiesa”. “Abbiamo compreso – ha poi aggiunto il Papa – l’evento della Riforma come un invito a far fronte insieme alla perdita di credibilità del cristianesimo, un invito a conferire rinnovata forza alla confessione comune del Dio Uno e Trino. L’anno che si è appena concluso ci ha ricordato il tempo in cui l’unità tra i cristiani non era ancora infranta. Ecco perché luterani e cattolici hanno potuto celebrare la commemorazione del 2017 soltanto in un modo: nella comunione ecumenica”.