Vita Chiesa

Papa Francesco, messaggio Giubileo ragazzi: «i vostri nomi sono scritti in cielo»

«La Chiesa sta vivendo l’Anno Santo della Misericordia, un tempo di grazia, di pace, di conversione e gioia che coinvolge tutti: piccoli e grandi, vicini e lontani», l’esordio di Francesco: «Non ci sono confini o distanze che possano impedire alla misericordia del Padre di raggiungerci e rendersi presente in mezzo a noi. Ormai la Porta Santa è aperta a Roma e in tutte le Diocesi del mondo». «Questo tempo prezioso coinvolge anche voi, cari ragazzi e ragazze, e io mi rivolgo a voi per invitarvi a prenderne parte, a diventarne i protagonisti, scoprendovi figli di Dio», l’invito del Papa .

«Vivere da fratelli è una grande festa».  «Il Giubileo è un intero anno in cui ogni momento viene detto santo affinché diventi tutta santa la nostra esistenza», ricorda il Papa, che nel messaggio inviato oggi ai ragazzi e alle ragazze definisce il Giubileo come «un’occasione in cui scopriremo che vivere da fratelli è una grande festa, la più bella che possiamo sognare, la festa senza fine che Gesù ci ha insegnato a cantare attraverso il suo Spirito». «Il Giubileo è la festa a cui Gesù invita proprio tutti, senza distinzioni e senza escludere nessuno», ribadisce Francesco: «Per questo ho desiderato vivere anche con voi alcune giornate di preghiera e di festa». «Vi aspetto numerosi, quindi, nel prossimo mese di aprile», l’invito del Papa per l’appuntamento giubilare su misura per loro. «Crescere misericordiosi come il Padre – prosegue Francesco chiamandoli a raccolta – è il titolo del vostro Giubileo, ma è anche la preghiera che facciamo per tutti voi, accogliendovi nel nome di Gesù». «Crescere misericordiosi – spiega ancora il Papa – significa imparare a essere coraggiosi nell’amore concreto e disinteressato, significa diventare grandi tanto nel fisico, quanto nell’intimo. Voi vi state preparando a diventare dei cristiani capaci di scelte e gesti coraggiosi, in grado di costruire ogni giorno, anche nelle piccole cose, un mondo di pace».

Ci vuole «coraggio» per «andare controcorrente», ma «fa bene al cuore». Lo scrive il Papa che nel messaggio inviato oggi ai ragazzi e alle ragazze afferma: «la vostra è un’età di incredibili cambiamenti, in cui tutto sembra possibile e impossibile nello stesso tempo». «Vi ripeto con tanta forza», l’invito di Francesco: «Rimanete saldi nel cammino della fede con la ferma speranza nel Signore. Qui sta il segreto del nostro cammino! Lui ci dà il coraggio di andare controcorrente». «Credetemi: questo fa bene al cuore, ma ci vuole il coraggio per andare controcorrente e Lui ci dà questo coraggio!», garantisce il Papa: «Con Lui possiamo fare cose grandi; ci farà sentire la gioia di essere suoi discepoli, suoi testimoni. Scommettete sui grandi ideali, sulle cose grandi. Noi cristiani non siamo scelti dal Signore per cosine piccole, andate sempre al di là, verso le cose grandi. Giocate la vita per grandi ideali!».

«Non posso dimenticare voi, ragazzi e ragazze che vivete in contesti di guerra, di estrema povertà, di fatica quotidiana, di abbandono». Nella parte centrale del messaggio inviato oggi per il Giubileo dei ragazzi e delle ragazze, il Papa si rivolge a coloro che abitano negli angoli più martoriati del pianeta: «Non perdete la speranza, il Signore ha un sogno grande da realizzare insieme a voi!», il suo incoraggiamento. «I vostri amici coetanei che vivono in condizioni meno drammatiche della vostra, si ricordano di voi e si impegnano perché la pace e la giustizia possano appartenere a tutti», testimonia Francesco. Poi l’invito: «Non cedete alle parole di odio e di terrore che vengono spesso ripetute; costruite invece amicizie nuove. Offrite il vostro tempo, preoccupatevi sempre di chi vi chiede aiuto. Siate coraggiosi e controcorrente, siate amici di Gesù, che è il Principe della pace, tutto in Lui parla di misericordia. Nulla in Lui è privo di compassione».

«Non preparate solo gli zaini e gli striscioni, preparate soprattutto il vostro cuore e la vostra mente». Sono i suggerimenti del Papa ai ragazzi per il pellegrinaggio giubilare a loro dedicato, in programma ad aprile. «So che non tutti potrete venire a Roma, ma il Giubileo è davvero per tutti e sarà celebrato anche nelle vostre Chiese locali», scrive Francesco nel messaggio diffuso oggi: «Siete tutti invitati per questo momento di gioia!». «Meditate bene i desideri che consegnerete a Gesù nel Sacramento della Riconciliazione e nell’Eucaristia che celebreremo insieme», l’altra raccomandazione del Papa: «Quando attraverserete la Porta Santa, ricordate che vi impegnate a rendere santa la vostra vita, a nutrirvi del Vangelo e dell’Eucaristia, che sono la Parola e il Pane della vita, per poter costruire un mondo più giusto e fraterno». «Il Signore benedica ogni vostro passo verso la Porta Santa», il congedo di Francesco: «Prego per voi lo Spirito Santo, perché vi guidi e vi illumini. La Vergine Maria, che è Madre di tutti, sia per voi, per le vostre famiglie e per tutti coloro che vi aiutano a crescere in bontà e grazia, una vera Porta della Misericordia».