Vita Chiesa

Papa Francesco: messaggio Gmg 2016, strumenti della misericordia verso il prossimo

Nel suo messaggio per la Giornata – che ha per tema «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» – il Pontefice ricorda come la Gmg di Cracovia si inserisce nell’Anno Santo della misericordia, diventando un «vero e proprio Giubileo dei giovani a livello mondiale». La misericordia di Dio «è molto concreta e tutti siamo chiamati a farne esperienza in prima persona» scrive il Papa che, a riguardo, cita un episodio della sua gioventù, quando a 17 anni, un giorno, prima di uscire con gli amici, si fermò in Chiesa. «Lì – ricorda Papa Francesco – ho trovato un sacerdote che mi ha ispirato una particolare fiducia e ho sentito il desiderio di aprire il mio cuore nella Confessione. Quell’incontro mi ha cambiato la vita! Ho scoperto che quando apriamo il cuore con umiltà e trasparenza, possiamo contemplare in modo molto concreto la misericordia di Dio. Forse qualcuno di voi ha un peso nel suo cuore e pensa: Ho fatto questo, ho fatto quello…. Non temete! Lui vi aspetta! Lui è padre». Da qui l’invito del Pontefice a «scoprire il confessionale come il luogo della misericordia».

«Saremo giudicati sulle opere di misericordia… Vi invito perciò a riscoprire le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti». Nel Messaggio per la XXXI Gmg di Cracovia 2016, Papa Francesco lo scrive chiaro: la misericordia è «un programma di vita molto concreto ed esigente perché implica delle opere… Non è ‘buonismo’, né mero sentimentalismo». In essa «c’è la verifica dell’autenticità del nostro essere discepoli di Gesù, della nostra credibilità in quanto cristiani nel mondo di oggi». Credibilità che fa rima con concretezza. «A voi giovani, che siete molto concreti – scrive il Papa – vorrei proporre per i primi sette mesi del 2016 di scegliere un’opera di misericordia corporale e una spirituale da mettere in pratica ogni mese», traendo ispirazione dalla figura di santa Faustina, «umile apostola della Divina Misericordia nei nostri tempi».

Una delle opere di misericordia «più evidenti, ma, forse tra le più difficili da mettere in pratica, è quella di perdonare chi ci ha offeso, chi ci ha fatto del male, coloro che consideriamo come nemici». «Incontro tanti giovani – si legge nel Messaggio per la Gmg di Cracovia 2016 – che dicono di essere stanchi di questo mondo così diviso, in cui si scontrano sostenitori di fazioni diverse, ci sono tante guerre e c’è addirittura chi usa la propria religione come giustificazione per la violenza. Dobbiamo supplicare il Signore di donarci la grazia di essere misericordiosi con chi ci fa del male. L’unica via per vincere il male è la misericordia. La giustizia è necessaria, eccome, ma da sola non basta. Giustizia e misericordia devono camminare insieme». Infine, ancora un appello, non nuovo ai giovani: «Gesù misericordioso, vi aspetta. Non abbiate paura di fissare i suoi occhi colmi di amore infinito nei vostri confronti e lasciatevi raggiungere dal suo sguardo misericordioso, pronto a perdonare ogni vostro peccato, uno sguardo capace di cambiare la vostra vita e di guarire le ferite delle vostre anime. Lasciatevi toccare dalla sua misericordia senza limiti per diventare a vostra volta apostoli della misericordia mediante le opere, le parole e la preghiera, nel nostro mondo ferito dall’egoismo, dall’odio, e da tanta disperazione».