Vita Chiesa

Papa Francesco: messaggio al Forum di Davos, «costruire società inclusive, giuste e solidali»

Il Papa non è qui oggi, a motivo del recente viaggio in America Latina, ha spiegato a braccio il card. Peter Turkson, presidente del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, prima di leggere il testo del messaggio nella cerimonia inaugurale del Forum, nella serata di oggi. «Il tema scelto per il Forum di quest’anno – Creare un futuro condiviso in un mondo fratturato – è molto attuale», scrive il Papa, fiducioso che esso sarà d’aiuto «nel guidare le vostre decisioni, nella vostra ricerca di basi più solide per costruire società inclusive, giuste e solidali, in grado di ridare dignità a coloro che vivono nell’incertezza e che non possono sognare un mondo migliore». «Siamo sempre più consapevoli che c’è una crescente frammentazione tra Stati e istituzioni»: di essa fanno parte nuovi attori, nuove competizioni economiche, nuovi accordi e le più recenti tecnologie che «trasformano i modelli economici e lo stesso mondo globalizzato» ma anche «interessi privati» e «l’ambizione per il profitto a tutti i costi», che generano «frammentazione e individualismo, anziché facilitare approcci più inclusivi». Il Papa cita i «nuovi problemi e le gravi sfide» causati dalle «ricorrenti instabilità finanziarie» con cui i governi si confrontano – la crescita della disoccupazione, l’aumento della povertà in varie forme, l’allargamento del divario socio-economico e nuove forme di schiavitù, la migrazione e vari problemi sociali – insieme a «stili di vita piuttosto egoisti», che il Papa aveva già evidenziato nel suo discorso al Parlamento europeo nel 2014, e che cita nel messaggio letto a Davos per dire che «questioni tecniche ed economiche dominano il dibattito politico, a detrimento di una genuina preoccupazione per gli esseri umani».

È «fondamentale salvaguardare la dignità della persona umana, in particolare offrendo a tutte le persone reali opportunità di sviluppo umano integrale e attuando politiche economiche che favoriscano la famiglia», ha scritto Papa Francesco. Nel messaggio in inglese, il Papa sostiene la necessità che «i modelli economici» osservino «un’etica di sviluppo sostenibile e integrale, basata su valori che pongono la persona umana e i suoi diritti al centro». Citando in due passaggi il discorso alla Confindustria del febbraio 2016, il Papa dichiara che «solo attraverso una ferma determinazione condivisa da tutti gli attori economici possiamo sperare di dare una nuova direzione al destino del nostro mondo». Un riferimento anche all’intelligenza artificiale, alla robotica e alle altre innovazioni tecnologiche, che devono anch’esse «contribuire al servizio dell’umanità e alla protezione della nostra casa comune» e non al contrario. Di fronte alla «sofferenza di milioni di persone la cui dignità è ferita» è un «imperativo morale, una responsabilità che coinvolge tutti» quella di fare in modo che «tutti vivano in dignità». Ruolo particolare il Papa attribuisce al mondo imprenditoriale che ha la potenzialità di generare «cambiamenti sostanziali» attraverso il miglioramento della «qualità produttiva, la creazione di nuovi posti di lavoro, il rispetto delle regole del lavoro, la lotta contro la corruzione pubblica e privata e la promozione della giustizia sociale insieme a una giusta ed equa ridistribuzione dei profitti». Occorre «un saggio discernimento», e una bussola «sempre orientate verso ‘il vero nord’, che sono i valori autentici», scrive il Papa, che prima di «invocare» su tutti la benedizione divina di saggezza e forza», indica nella conclusione del messaggio che è «adesso» il tempo per «compiere passi coraggiosi e audaci per il nostro amato pianeta» e «mettere in atto la nostra responsabilità di contribuire allo sviluppo dell’umanità».