Vita Chiesa

Papa Francesco: telefona a Nizza, «cosa posso fare?». Incontrerà a Roma i parenti delle vittime

Intanto la Francia ha osservato oggi un minuto di silenzio, in memoria delle oltre 80 vittime. Nella località della Costa Azzurra, il raccoglimento è iniziato alle 11.45, con circa 15 mila persone che si sono date appuntamento al Monument du Centenaire, a pochi passi dalla Promenade des Anglais. Presenti alla cerimonia il premier Manuel Valls e le autorità locali, con Estrosi e Celi. «Non mi aspettavo assolutamente la telefonata», racconta quest’ultimo a Radio Vaticana: «Quando ho risposto, ho sentito: ‘Paolo, sono Papa Francesco’. C’è stato un momento di silenzio da parte mia! Poi ovviamente mi ha invitato a portare a tutta la città di Nizza, a tutte le famiglie delle vittime, il suo messaggio di solidarietà, di conforto dicendo: ‘Cosa posso fare?’».

Celi rivela anche di aver parlato, con il Papa, «di un incontro a Roma in un futuro prossimo» con i familiari delle vittime, ma «senza fissare ancora una data». «Quella del Papa è stata una telefonata che ha dato conforto a migliaia di persone che si adoperano per alleviare il dolore. È stata veramente fondamentale», commenta Celi, che definisce «commovente» il momento di raccoglimento di oggi, con «una partecipazione incredibile da parte della popolazione. Al momento della Marsigliese veramente erano tutti in lacrime».

Quanto all’attentato, secondo Celi «rimarrà nel cuore di tutti, perché sono immagini che non potremo mai dimenticare. Ma il Santo Padre con le sue parole, con il suo conforto, può alleviare questo brutto ricordo per ridare vigore e voglia di speranza a tutte queste persone».