Vita Chiesa

Papa Francesco, udienza a Segretario Onu: temi di «reciproco interesse»

Un incontro che, «nella tradizione delle udienze concesse dai Pontefici ai vari Segretari Generali delle Nazioni Unite succedutisi nel tempo», vuole «esprimere l’apprezzamento che la Santa Sede nutre per il ruolo centrale dell’Organizzazione nella preservazione della pace nel mondo, nella promozione del bene comune dell’umanità e nella difesa dei diritti fondamentali dell’uomo». Così una nota della sala stampa vaticana definisce l’udienza concessa oggi da Papa Francesco al segretario generale dell’Onu, Ban-ki-moon, che successivamente ha incontrato il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, accompagnato da mons. Antoine Camilleri, sotto-segretario per i rapporti con gli Stati. «Nei cordiali colloqui – informa la nota diffusa dalla sala stampa della Santa Sede – ci si è soffermati su temi di reciproco interesse, in particolare sulle situazioni di conflitto e di grave emergenza umanitaria, soprattutto quella in Siria, e altre, come quella nella penisola coreana e nel Continente africano, dove la pace e la stabilità sono minacciate».

Si è fatto, inoltre, «cenno al problema della tratta delle persone, in particolare delle donne, e a quello dei rifugiati e dei migranti». Il segretario generale dell’Onu, che ha recentemente iniziato il secondo mandato nell’incarico, ha esposto il suo programma per il quinquennio, incentrato, tra l’altro, «sulla prevenzione dei conflitti, la solidarietà internazionale e lo sviluppo economico equo e sostenibile». Papa Francesco, riferisce la nota della Santa Sede, «ha anche ricordato il contributo della Chiesa cattolica, a partire dalla sua identità e con i mezzi che le sono propri, in favore della dignità umana integrale e per la promozione di una cultura dell’incontro che concorra ai più alti fini istituzionali dell’Organizzazione».

«E’ stato un incontro edificante, pieno di speranza». Papa Francesco «è una voce per chi non ha voce». Così il segretario generale dell’Onu Ban ki-moon ha commentato alla stampa il suo incontro di oggi con Papa Francesco in Vaticano. Appena rientrato dal Vaticano Ban ne ha riferito i contenuti: «Gli ho detto che la sua scelta di chiamarsi come Francesco d’Assisi è un messaggio potente anche per i tanti obiettivi e principi condivisi dalle Nazioni Unite». Il segretario generale dell’Onu si è detto contento di incontrare il Papa «a 1000 giorni dalla scadenza degli Obiettivi del Millennio». «Abbiamo parlato della necessità di far avanzare la giustizia sociale – ha detto – e accelerare il lavoro per raggiungere gli Obiettivi del Millennio».

Ban si è detto molto colpito «dall’impegno di Papa Francesco nel costruire ponti tra comunità di fede»: «Io credo fermamente che il dialogo interreligioso può indicare la via per un più profondo apprezzamento degli stessi valori che conducono alla tolleranza, all’inclusione e alla pace». Perciò ha invitato il Papa a visitare le Nazioni Unite alla prima occasione utile. Nelle successive domande dei giornalisti Ban Ki-moon ha parlato della gravità della crisi in Corea e in Siria e del contenzioso Italia-India, auspicando che la vicenda dei marò «si risolva armoniosamente attraverso il dialogo».