Vita Chiesa

Papa a Milano: a Case Bianche, «La Chiesa ha sempre bisogno di essere restaurata»

«Vi ringrazio per i due doni particolari che mi avete offerto», ha proseguito Francesco incontrando gli abitanti del quartiere, subito dopo aver visitato in forma privata tre famiglie: «Il primo è una stola, un segno tipicamente sacerdotale, che mi tocca in modo speciale perché mi ricorda che io vengo qui in mezzo a voi come sacerdote, entro in Milano come sacerdote». «Questa stola non l’avete comprata già fatta, ma è stata creata qui, è stata tessuta da alcuni di voi, in maniera artigianale», la sottolineatura del Papa: «Questo la rende molto più preziosa; e ricorda che il sacerdote cristiano è scelto dal popolo e al servizio del popolo; il mio sacerdozio, come quello del vostro parroco e degli altri preti che lavorano qui, è dono di Cristo, ma è ‘tessuto’ da voi, dalla nostra gente, con la sua fede, le sue fatiche, le sue preghiere, le sue lacrime… Questo vedo nel segno della stola». «Sacerdozio è dono di Cristo, ma tessuto da voi», ha aggiunto il Papa a braccio. «E poi mi avete regalato questa immagine della vostra Madonnina: com’era prima e com’è adesso dopo il restauro», le parole di Francesco a proposito del secondo dono ricevuto: «Io so che a Milano mi accoglie la Madonnina, in cima al Duomo; ma grazie al vostro dono la Madonna mi accoglie già da qui, all’ingresso. E questo è importante, perché mi ricorda la premura di Maria, che corre a incontrare Elisabetta. È la premura, la sollecitudine della Chiesa, che non rimane nel centro ad aspettare, ma va incontro a tutti, nelle periferie, va incontro anche ai non cristiani, anche ai non credenti, e porta a tutti Gesù, che è l’amore di Dio fatto carne, che dà senso alla nostra vita e la salva dal male».

«E la Madonna va incontro non per fare proselitismo, ma per accompagnare nel camino della vita», ha proseguito il Papa a braccio: «E il fatto sia stata la Madonnina ad accogliermi al mio ingresso a Milano mi ha fatto ricordare quando da bambini, da ragazzi tornavamo dal collegio e c’era la Mamma alla porta ad aspettarci. La Madonna è madre, va prima, e va sempre avanti per riceverci, per aspettarci!», ha esclamato Francesco ancora fuori testo. «Ed è significativo il fatto del restauro», ha detto il Santo Padre: «Questa vostra Madonnina è stata restaurata, come la Chiesa ha sempre bisogno di essere ‘restaurata’, perché è fatta da noi, che siamo peccatori». «Lasciamoci restaurare da Dio, dalla sua misericordia», l’invito: «Lasciamoci ripulire nel cuore, specialmente in questo tempo di Quaresima. La Madonna è senza peccato, lei non ha bisogno di restauri, ma la sua statua sì, e così come Madre ci insegna a lasciarci ripulire dalla misericordia di Dio, per testimoniare la santità di Gesù». «Parlando fraternamente, una buona confessione ci farà tanto bene a tutti», l’altra aggiunta a braccio: «Ma anche chiedo ai confessori che siano misericordiosi». «Grazie di cuore per questi doni!», ha esclamato Francesco: «E soprattutto grazie per essere stati qui, per la vostra accoglienza e la vostra preghiera, che mi accompagna nell’ingresso a Milano».