Vita Chiesa

Papa in Cile e Perù: il programma dettagliato. Incontri con indigeni e vittime dittatura

«Momento centrale del viaggio sarà l’incontro con le comunità indigene», ha proseguito il portavoce vaticano riferendosi alle popolazioni dell’Araucanìa, che il Papa incontrerà in Cile, e a quelle dell’Amazzonia, che incontrerà in Perù. L’incontro a Puerto Maldonado, in programma il 19 gennaio, ha specificato Burke, «sarà una sorta di anticipo, una finestra aperta sul prossimo Sinodo dei vescovi sull’Amazzonia», convocato di recente. Ne è la riprova anche la presenza del card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, tra il seguito papale, per tutta la durata del viaggio e oltre. A Puerto Maldonado, ha reso noto il portavoce vaticano, il Papa sarà accolto nel Coliseo regional Madre de Dios da una famiglia indigena dell’Amazzonia. Poi l’incontro con la popolazioni, con danze, canti e testimonianze, al termine del quale Francesco consegnerà la «Laudato si’» nelle varie lingue locali.

Durante il viaggio il Papa incontrerà anche le vittime della dittatura cilena, ha annunciato Greg Burke. L’incontro con le vittime della repressione degli anni ’70 –  che avrà la forma di un saluto personale, senza discorsi – avverrà il 18 gennaio, dopo la Messa celebrata nel Campus Lobito di Iquique, dedicata a Nostra Signora del Carmen, patrona del Cile, che verrà portata in pellegrinaggio dal rispettivo santuario. Dopo la Messa, in programma alle 11.30, il Papa saluterà 10 malati e incontrerà le vittime della dittatura di Pinochet. Nel lungo viaggio che Francesco si appresta a fare, ancora una volta, in un Paese dell’America Latina, sono previsti 21 discorsi: 4 discorsi, 3 omelie e 2 saluti in Cile, 5 discorsi, 5 omelie, 2 saluti  e 2 preghiere in Perù. Interpellato dai giornalisti sul motivo per cui il Papa non abbia scelto di andare in Argentina, Burke ha risposto: «Per i dettagli, lasciamo rispondere al Santo Padre. Intanto dobbiamo passare per l’Argentina, quindi deve mandare un messaggio: sarà un telegramma molto interessante». Altro Paese che il Papa ha «molto a cuore» è il Venezuela, ha detto il portavoce vaticano rispondendo alle domande dei giornalisti, «ma l’attenzione di questo viaggio è per il Cile e per il Perù».

Il 22° viaggio internazionale di Papa Francesco è diviso perfettamente in due: tre giorni in Cile e tre giorni in Perù. Dopo la partenza, il 15 gennaio alle 8, da Roma-Fiumicino per Santiago – dove il Papa arriverà alle 20.10 (ora locale), per la cerimonia di benvenuto all’aeroporto, senza discorsi, alle 21, e poi il trasferimento in nunziatura – la trasferta cilena comincerà da Santiago la mattina del 16 gennaio, quando alle 8.20 è in programma l’incontro con le autorità, con la società civile e il Corpo diplomatico nel Palazzo della «Moneda», dove alle 9 si svolgerà la visita di cortesia al presidente del Cile, Michelle Bachelet. Alle 10.30 la Messa nel Parco O’Higgins, il secondo parco più grande del Paese, che può contenere 600mila persone. Nel pomeriggio, alle 16, Francesco visiterà il Centro penitenziario femminile di Santiago, dove incontrerà 600 detenute con i loro figli per poi – alle 17.15 – incontrare i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i consacrati e i seminaristi nella cattedrale. Alle 18.15 l’incontro con i vescovi in sagrestia: tra di loro, anche il vescovo più anziano, 102 anni compiuti, che ha festeggiato 60 anni di episcopato. In programma anche il baciamano con 10 leader di altre religioni. Alle 19.15 la visita privata al Santuario di San Alberto Hurtado e l’incontro privato con 90 sacerdoti della Compagnia di Gesù.

Mercoledì 17 gennaio il Papa, alle 8, partirà dall’aeroporto di Santiago per Temuco: destinazione l’aeroporto di Maquehue, dove alle 10.30 si svolgerà la Messa, al termine della quale – alle 12.45 – il Papa pranzerà con 11 abitanti dell’Araucanìa nella casa «Madre de la Santa Cruz». Alle 15.30 la partenza dall’aeroporto di Temuco per Santiago, dove Francesco arriverà alle 17 per l’incontro con i giovani nel Santuario di Maipù, il cui inizio è previsto mezz’ora dopo. Alle 18.30 il trasferimento in auto chiusa alla Pontificia Università Cattolica del Cile, che il Papa visiterà alle 19.

Giovedì 18 gennaio l’ultima giornata in Perù inizierà, alle 8.05, con la partenza dall’aeroporto di Santiago per Iquique: l’arrivo è previsto alle 10.35, e la Messa nel Campus Lobito alle 11.30, seguita dal saluto a 10 malati, dall’incontro con le vittime della dittatura cilena e, alle 14, dal pranzo nella «Casa de retiros del Santuario Nuestra Senora de Lourdes» dei padri Oblati. Alle 16.45 l’arrivo all’aeroporto di Iquique e la cerimonia di congedo, prima della partenza per Lima, dove il Papa arriverà alle 17.20, ora prevista per la cerimonia di benvenuto.

Venerdì 19 gennaio è il giorno dell’incontro con i popoli dell’Amazzonia, in programma alle 10.30 nel Coliseo Reginal Madre de Dios di Puerto Maldonado, alla volta del quale il Papa partirà in aereo da Lima per arrivare a destinazione alle 10.15. Accolto da una famiglia indigena, alle 11.30 incontrerà la popolazione nell’Istituto Jorge Basadre, tra danze, canti e testimonianze. Alle 12.15 seguirà la visita all’Hogar El Principito, una struttura che ospita i bambini vittime di abusi e sfruttati sul lavoro. Alle 12.15 il pranzo con nove rappresentanti dei popoli dell’Amazzonia, nel Centro pastorale Apaktonei. Alle 14.35 la partenza per Lima, dove il Papa arriverà alle 16.10 e compirà dieci minuti dopo una visita alla Cappella della base aerea, in aeroporto. Alle 16.45 l’incontro con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico nel Cortile d’Onore e, alle 17.15, la visita di cortesia al presidente del Perù, Pedro Pablo Kuczynski, nel Salone degli Ambasciatori del palazzo governativo. Alle 17.55 l’incontro privato con un centinaio di padri gesuiti nella chiesa di San Pietro, la più bella e importante del Paese, simile nella pianta alla Chiesa del Gesù di Roma, che testimonia i 450 anni di presenza dei religiosi nella nazione.

Sabato 20 gennaio, alle 7.40, il Papa partirà in aereo per Trujillo – luogo già visitato da Giovanni Paolo II – dove arriverà alle 9.10 per poi celebrare, alle 10, la Messa sulla spiaggia di Huanchaco, famosa per il surf, che può contenere 500mila persone. Alle 12.15 un giro in «papamobile» nel quartiere Buenos Aires, la zona di periferia più colpita dalle recenti inondazioni. Prima dell’agenda ufficiale del pomeriggio, il Papa incontrerà, nella nunziatura, 15 persone delle «Scholas Occurrentes». Alle 15 Francesco compirà una breve visita alla cattedrale per poi incontrare, mezz’ora dopo, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i seminaristi delle circoscrizioni ecclesiastiche del Nord del Perù nel Colegio Seminario SS. Carlos y Marcelo, un migliaio di persone in tutto. Alle 16.45 la celebrazione mariana «Virgen de la Puerta» nella Plaza de Armas, dopo la quale Francesco partirà in aereo per Lima, dove arriverà alle 19.40.

L’ultimo giorno in Perù comincerà, alle 9.15, con la preghiera dell’ora media con 500 religiose di vita contemplativa, nel Santuario del Senor de los Milagros. Seguita alle 10.30 da una preghiera alle reliquie dei santi peruviani nella cattedrale di Lima. Alle 10.50 l’incontro con i 60 vescovi del Perù nel palazzo arcivescovile, seguito alle 12 dall’Angelus nella Plaza de Armas; mezz’ora dopo il pranzo nella nunziatura apostolica. L’ultimo momento pubblico del 22° viaggio apostolico internazionale di Francesco è alle 16.15, ora della Messa nella base aerea «Las Palmas», seguita da un saluto ecumenico ed interreligioso, e alle 18.30 dalla cerimonia di congedo in aeroporto. La partenza dell’aereo papale è in programma alle 18.45, l’arrivo a Roma il giorno seguente, 22 gennaio, all’aeroporto di Ciampino.