Vita Chiesa

Papa in Corea: Messa a Daejeon, “Non derubare i giovani della speranza”

È un appello per le nuove generazioni quello lanciato questa mattina da Papa Francesco alla Messa celebrata nello stadio dei mondiali di calcio di Daejeon per la Festa dell’Assunzione. Cinquantamila i cattolici presenti che hanno partecipato alla Messa.

 Il Papa, rivolgendosi a loro, ha detto: “Possano i cristiani di questa nazione essere una forza generosa di rinnovamento spirituale in ogni ambito della società. Combattano il fascino di un materialismo che soffoca gli autentici valori spirituali e culturali e lo spirito di sfrenata competizione che genera egoismo e conflitti. Respingano inoltre modelli economici disumani che creano nuove forme di povertà ed emarginano i lavoratori, e la cultura della morte che svaluta l’immagine di Dio, il Dio della vita, e viola la dignità di ogni uomo, donna e bambino”. I cattolici devono essere “in questo Paese araldi della speranza”.

“Questa speranza – ha aggiunto il Papa – la speranza offerta dal Vangelo, è l’antidoto contro lo spirito di disperazione che sembra crescere come un cancro in mezzo alla società che è esteriormente ricca, ma tuttavia spesso sperimenta interiore amarezza e vuoto. A quanti nostri giovani tale disperazione ha fatto pagare il suo tributo!”.

Il saluto del vescovo – “Un’occasione per testimoniare la parola: ‘Alzati e illumina il mondo’. La sua visita un miracolo di Maria e dei martiri coreani”. Con queste parole monsignor Lazzaro You Heung-sik, vescovo di Daejeon, ha salutato Papa Francesco al termine della Messa celebrata questa mattina nello stadio cittadino della Coppa del Mondo 2002 cui hanno partecipato circa 50mila fedeli. “La nostra Chiesa accoglie il Santo Padre, pur trovandosi ancora in mezzo alle sofferenze delle divisioni e delle tensioni e nel lutto dopo l’incidente dell’affondamento della nave Sewol, che ha rattristato e sorpreso il mondo intero”, ha detto il vescovo. “Penso che il grande onore di poter partecipare alla Messa celebrata nella nostra diocesi – ha aggiunto mons. Lazzaro You – sia stato reso possibile soprattutto grazie all’intercessione dei martiri coreani. Questi nostri martiri di cui siamo fieri, hanno accolto il dono prezioso che è la fede in modo attivo, senza dubitare, e l’hanno testimoniata con la vita. Mi auguro che la nostra vita trasformata possa correggere gli errori e guarire le ferite dei nostri fratelli e sorelle ed essere una speranza”.