Vita Chiesa

Papa in Corea: ecco chi incontrerà al centro per disabili di Kkottongnae

Fondato da padre Oh Woong-jin oggi il centro è diffuso anche in India, Filippine e Uganda. Lina Mina Oh, è una giovane di 23 anni, a Kkottongnae da 20 anni, da quando fu trovata abbandonata. Al centro la chiamano l’Angelo dei sorrisi, lei che è costretta a letto da una paralisi cerebrale, sofferente di ritardo mentale e di epilessia, dipendente per ogni esigenza dai volontari che l’accudiscono e che di lei dicono “ha un sorriso contagioso che regala gioia e coraggio”. Philip Cha ha, invece, nove anni, soffre di vari problemi fisici dovuti a miastenia e diplegia. Dato in adozione alla nascita dalla madre proprio a causa della sua disabilità, Philip consegnerà al Papa un mazzo di fiori, tenendosi sulle sue gambe. A Kkottongnae tutti sono sicuri che con il dono il piccolo rivelerà a Francesco la sua più grande aspirazione, “diventare un presentatore di successo”. 

Cecilia Kim è una donna di 74 anni che a causa di una paralisi non può usare la parte superiore del suo corpo e per questo utilizza i piedi per ogni cosa anche quando deve accudire gli altri disabili del centro. I piedi come mani per realizzare una scatola decorata finemente da donare al Papa, come donerà i suoi organi alla sua morte. Un esempio di dedizione e generosità per tutti gli ospiti di Kkottongnae. Paul Lee soffre di deformità facciale, dovuta ad un grave incidente, che gli ha provocato disordini di memoria e difficoltà a camminare e per questo è in carrozzella. Nonostante ciò si dedica ad aiutare i volontari del centro nelle pulizie dei corridoi e degli ambienti comuni. “Non conosco il colore del mondo ma conosco quello della felicità” si presenta così Dovia Hong, 76 anni, cieco. E’ anche grazie a lui che Kkottongnae ha visto la luce. I suoi risparmi di 15 anni, un milione di won (poco più di 700 euro al cambio attuale) ottenuti chiedendo elemosina, sono serviti come primo mattone per edificare un centro di recupero per alcolisti.