Vita Chiesa

Papa in Messico, Angelus: «Fare di questa benedetta terra messicana una terra di opportunità»

«Mosè invita il suo popolo a essere memore enumerando le situazioni difficili attraverso le quali è dovuto passare». «In questo giorno di festa possiamo celebrare quanto buono è stato il Signore con noi», ha aggiunto il Papa. «Rendiamo grazie per l’opportunità di essere riuniti nel presentare al Padre Buono le primizie dei nostri figli e nipoti, dei nostri sogni e progetti. Le primizie delle nostre culture, delle nostre lingue e tradizioni. Le primizie del nostro impegno». «Oggi, seguendo l’invito di Mosè, vogliamo come popolo fare memoria, vogliamo essere popolo della memoria viva del passaggio di Dio attraverso il suo popolo, nel suo popolo. Vogliamo guardare i nostri figli sapendo che erediteranno non solo una terra, una lingua, una cultura e una tradizione, bensì erediteranno il frutto vivo della fede che ricorda il passaggio sicuro di Dio per questa terra».

Dopo aver citato ampiamente il «Radiomessaggio al popolo messicano», di Papa Paolo VI, in occasione del 75° anniversario dell’incoronazione della Vergine di Guadalupe (12 ottobre 1970), Bergoglio ha proseguito così: «Desidero invitarvi nuovamente oggi a stare in prima linea, a essere intraprendenti in tutte le iniziative che possano aiutare a fare di questa benedetta terra messicana una terra di opportunità. Dove non ci sia bisogno di emigrare per sognare; dove non ci sia bisogno di essere sfruttato per lavorare; dove non ci sia bisogno di fare della disperazione e della povertà di molti l’opportunismo di pochi. Una terra che non debba piangere uomini e donne, giovani e bambini che finiscono distrutti nelle mani dei trafficanti della morte». «Questa terra ha il sapore della Guadalupana, colei che sempre ci ha preceduto nell’amore».