Vita Chiesa

Papa in Polonia: incontro vescovi polacchi, il saluto di benvenuto del card. Dziwicz

«Nelle mura di questo tempio – ha proseguito il porporato – da un migliaio di anni è registrata la memoria della nazione polacca; la memoria dei grandi eventi della nostra storia, delle nostre vittorie e sconfitte, delle nostre sofferenze e speranze. Qui batte il cuore della Polonia! Qui riposa il vescovo di Cracovia e martire, san Stanislao, intrepido difensore dei diritti dell’uomo, che nel secolo XI ha dato la vita in difesa del popolo ed è diventato il patrono dell’ordine morale nella nostra Patria». «In questa cattedrale molte volte ha celebrato l’Eucaristia il metropolita di Cracovia, card. Karol Wojtyła», ha ricordato il suo segretario particolare: «Da qui egli, nell’ottobre 1978, è partito per Roma, per diventare vescovo della Città Eterna. È ritornato qui varie volte, come Giovanni Paolo II».

«Oggi – ha proseguito il porporato – il vescovo di Roma è venuto da noi, per vivere in questi giorni, con i giovani di tutto il mondo, la festa della fede, per confermare noi tutti nella fede, per mostrare al mondo il volto giovane e misericordioso della Chiesa. Come non ringraziare l’Onnipotente per tutto quello che stiamo vivendo, nel 1050° anniversario del Battesimo della Polonia e nell’Anno Santo della Misericordia?». Rivolgendosi direttamente a Francesco, il cardinale Dziwicz ha concluso: «Padre Santo, ti diamo il benvenuto con grandissima gioia! La tua presenza tra noi rende più profonda la nostra consapevolezza di appartenere alla Chiesa universale, che supera i confini delle nazioni, delle culture e delle lingue. Presteremo orecchio alle tue parole. Terremo gli occhi fissi sul tuo amichevole viso».