Vita Chiesa

Papa in Sri Lanka: messaggio dei vescovi per una visita «senza problemi»

Il comunicato, firmato dal vescovo Raymond Wickramasinghe, presidente dell’apposito «Segretariato per i media sulla visita del Papa», cerca di fare chiarezza e di dire una parola definitiva sulla vicenda, oggetto di forti speculazioni sulla stampa nazionale. «La nostra richiesta al governo – ricorda – è sempre stata che le elezioni non dovrebbero tenersi subito dopo la visita del Santo Padre nello Sri Lanka, perché l’evento potrebbe essere utilizzato politicamente dalle parti interessate come strumento di campagna elettorale. Se si terranno elezioni prima della visita, chiediamo si faccia in modo che i preparativi per il pellegrinaggio del Papa non siano disturbati».

«La decisione di tenere le elezioni e di fissare una data per tali elezioni è interamente nelle mani del Governo e della Commissione elettorale», si precisa nel comunicato: «La Chiesa non ha alcun interesse nel cercare di interferire. In nessun modo il Presidente o altri membri del governo hanno cercato di fare pressioni sulla Chiesa per fermare o ritardare la visita del Papa nello Sri Lanka».

In realtà, si legge nel testo giunto a Fides, «le autorità civili ci hanno fornito ampia cooperazione e sostegno per tutte le disposizioni necessarie alla visita». «Il governo inoltre – continua la nota – ci ha informato che il Presidente, quando ha fatto visita al Santo Padre in Vaticano, ha ribadito che lo avrebbe accolto nello Sri Lanka con grande calore. La Conferenza episcopale aveva in precedenza invitato il Papa e, poiché si tratta di una visita di Stato, il Governo ha fatto seguito con il proprio invito». Il comunicato lancia un appello «a tutte le parti interessate, perché non strumentalizzino la visita del Papa nello Sri Lanka» e conclude: «Speriamo e preghiamo che saremo in grado di accogliere il Santo Padre con la tradizionale ospitalità e chiediamo a tutti di collaborare per rendere questo evento un successo».