Vita Chiesa

Papa in Uganda: ai catechisti e insegnanti, «siate testimoni di misericordia»

«Voi, come catechisti, avete una parte di rilievo nel portare la Buona Notizia ad ogni villaggio e casolare del vostro Paese. Vorrei – le parole del Papa – prima di tutto ringraziarvi per i sacrifici che voi e le vostre famiglie fate, e per lo zelo e la devozione con cui svolgete il vostro importante compito. Voi insegnate quello che Gesù ha insegnato, istruite gli adulti e aiutate i genitori a crescere i loro figli nella fede e portate a tutti la gioia e la speranza della vita eterna». Di qui il ringraziamento di Francesco «per la vostra dedizione, per l’esempio che offrite, per la vicinanza al popolo di Dio nella sua vita quotidiana e per i tanti modi con cui piantate e coltivate i semi della fede in tutta questa vasta terra! Grazie specialmente per il fatto di insegnare ai bambini e ai giovani come pregare», «è molto importante», ha aggiunto a braccio. «Il vostro lavoro, benché gratificante, non è facile – ha osservato il Papa -. Vi incoraggio perciò a perseverare, e chiedo ai vostri vescovi e sacerdoti di aiutarvi con una formazione dottrinale, spirituale e pastorale in grado di rendervi sempre più efficaci nell’azione». La strada che il Pontefice ha percorso verso il luogo dell’incontro, è stato annunciato, d’ora in poi porterà il nome di «strada di Papa Francesco».

«Il vostro è un lavoro santo, voglio sottolinearlo» e «il messaggio che portate si radicherà tanto più profondamente nei cuori delle persone quanto più voi sarete non solo dei maestri, ma anche dei testimoni, e anche questo voglio sottolinearlo. Che il vostro esempio faccia vedere a tutti la bellezza della preghiera, il potere della misericordia e del perdono, la gioia di condividere l’Eucaristia con tutti i fratelli e le sorelle». Così il Papa ai catechisti e agli insegnanti incontrati questa sera a Munyonyo. La comunità cristiana del Paese, ha fatto notare, «è cresciuta grandemente grazie alla testimonianza dei martiri. Essi hanno reso testimonianza alla verità che rende liberi; furono disposti a versare il proprio sangue per rimanere fedeli a ciò che sapevano essere buono, bello e vero». «Siamo oggi qui in Munyonyo», ha osservato il Papa, ricordando che grazie alla «coraggiosa testimonianza di sant’Andrea Kaggwa e dei suoi compagni, i cristiani in Uganda divennero ancora più convinti delle promesse di Cristo».

«Possa sant’Andrea, vostro patrono, e possano tutti i catechisti ugandesi martiri – l’augurio del Papa – ottenere per voi la grazia di essere saggi maestri, uomini e donne le cui parole siano ricolme di grazia, di una convincente testimonianza dello splendore della verità di Dio e della gioia del Vangelo!». «Testimoni di santità – l’incoraggiamento di Francesco -, andate senza paura in ogni città e villaggio di questo Paese, per diffondere il buon seme della Parola di Dio». Infine la richiesta ai catechisti di pregare per lui e di far pregare per lui anche i bambini.