Vita Chiesa

Papa negli Usa: ai detenuti, reinserimento perché «reclusione non è espulsione»

Nel richiamare il gesto di Gesù della lavanda dei piedi, il Pontefice ha osservato: «Gesù ci cerca», vuole «curare i nostri piedi dalle piaghe di un cammino carico di solitudine, pulirci dalla polvere», vuole che «torniamo alle strade, alla vita», sentendo che «questo tempo di reclusione non è stato mai sinonimo di espulsione». «Tutti . ha aggiunto – abbiamo bisogno di essere purificati, di essere lavati, tutti, io per primo». «È penoso – ha osservato – riscontrare a volte il generarsi di sistemi penitenziari che non cercano di curare le piaghe, guarire le ferite, generare nuove opportunità».

«Questo momento nella vostra vita – ha detto ancora il Papa ai detenuti – può avere un unico scopo: tendere la mano per riprendere il cammino, tendere la mano che aiuti al reinserimento sociale», un reinserimento «di cui tutti facciamo parte», «cercato e desiderato da tutti: reclusi, famiglie, funzionari, politiche sociali e educative. Il reinserimento sociale «benefica ed eleva il livello morale di tutta la comunità». Di qui l’invito a lavorare per creare nuove opportunità per detenuti, familiari, funzionari; «un’opportunità per tutta la società». «Tutti – ha concluso – abbiamo qualcosa da cui essere puliti, purificati. Che tale consapevolezza ci risvegli alla solidarietà, a sostenerci e a cercare il meglio per gli altri».