Vita Chiesa

Pisa festeggia mons. Plotti, vescovo da 25 anni

di Andrea BernardiniLa Diocesi di Pisa in festa: venticinque anni fa, in occasione della festa dell’Epifania, Giovanni Paolo II ordinava vescovo Alessandro Plotti, attuale arcivescovo di Pisa e presidente della Conferenza episcopale toscana. Il giubileo episcopale verrà ricordato per l’Epifania in una concelebrazione eucaristica (ore 16.30, Cattedrale) cui parteciperanno i vescovi di origine pisana e molti vescovi toscani. La storia Alessandro Plotti nasce a Bologna l’8 agosto 1932, terzo di sei figli. È stato alunno dell’Almo Collegio Capranica in Roma, ha conseguito la laurea in teologia ed è stato ordinato sacerdote il 25 luglio del 1959.

Vicario parrocchiale nella parrocchia dei Santi Urbano e Lorenzo nella Borgata di Prima Porta dal ’59 al ’61, è stato assistente spirituale e docente di teologia alla facoltà di medicina e chirurgia della Università Cattolica del Sacro Cuore dal ’61 al ’72.

Anni difficili – come ricorda lui stesso in una lunga intervista pubblicata sulle pagine diocesane – caratterizzati dalla contestazione e dalle occupazioni universitarie. «L’incontro con don Sandro – racconta la professoressa Paola Binetti, allora studentessa alla “Cattolica”, oggi presidente nazionale del comitato Scienza & Vita – è stato uno di quelli che segnano una vita. Quando si studia, si sa, c’è il rischio di essere coinvolti esclusivamente dalle lezioni e dai libri o dalla realizzazione delle proprie ambizioni. Lui, quasi a mo’ di provocazione, ci inviava nelle borgate, per assaporare il gusto di una vita cristiana anche al di fuori delle aule mediche e per cogliere il senso del dolore non solo nella malattia, ma anche nella povertà, in quella fragilità sociale legata alle immigrazioni».

Dal ’72 don Alessandro Plotti viene nominato parroco della comunità di Santa Lucia in Roma, una importante parrocchia romana. Suoi cappellani, Luigi Moretti, oggi vicegerente di Roma e Antonio Mennini, oggi nunzio apostolico in Russia. La sua nomina a vescovo titolare di Vannida viene annunciata dal cardinal Poletti in parrocchia alla vigilia del Natale del 1980. Monsignor Luigi Moretti ricorda quell’episodio: «Tutti chievevano come mai il cardinale vicario venisse da noi in parrocchia proprio alla vigilia di Natale. Non era mai capitato prima. Perché dunque quella visita e per giunta all’improvviso. Noi non potevamo rivelar niente. Poi, una volta data la notizia, fu una gran festa». Il Papa lo consacra vescovo il 6 gennaio del 1981 insieme ad altri dieci sacerdoti. A Roma monsignor Alessandro Plotti è chiamato ad occuparsi del settore pastorale del nord, uno dei più vasti della città, ma anche, per molti aspetti, il più complesso, dove coesistevano quartieri borghesi ad altri dove si erano insediate famiglie di immigrate dal centro e dal sud dell’Italia. A Pisa fa il suo ingresso nel 1986, in occasione della festa patronale di San Ranieri. Per sedici anni ha prestato servizio nell’Unitalsi: nominato nel 1985 dal Consiglio permanente della Cei assistente ecclesiastico nazionale, nel ’91 ne è stato eletto presidente dal consiglio nazionale dell’associazione. Confermato presidente nel ’96, ha lasciato l’incarico con l’attuazione del nuovo statuto.Nella Conferenza episcopale toscana, prima della nomina a presidente, è stato dal 1988 vicepresidente. Ha ricoperto diversi incarichi: delegato per le vocazioni e i seminari (dal 1987), delegato per il diaconato permanente (dal 1993 e 2000) e delegato per il clero (1997). «Con i 19 vescovi toscani – dice l’arcivescovo Plotti – abbiamo creato un clima di amicizia e di fraternità condividendo con tutti le esperienze positive e negative che ciascuno di noi si trova ad affrontare». Numerosi anche gli incarichi avuti nella Conferenza episcopale italiana: dal 1982 al 1985 è stato segretario della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la cultura e l’università. Dal 1985 al 1990 è stato membro della stessa commissione, dal ’95 al 2000 membro della commissione per il clero. Nel 2000 l’assemblea generale dei vescovi l’ha eletto vicepresidente della Cei, incarico che ha mantenuto fino al recente passato. Nell’ottobre del 1999 ha partecipato al Sinodo straordinario sull’Europa nella delegazione italiana. La festaI sacerdoti pisani, in segno di affetto e gratitudine, gli hanno fatto dono di una preziosa croce pettorale, opera dell’orafo pisano Elio Ruschena. Vi è raffigurato il Cristo della «croce dei pisani» appartenuta probabilmente a Daiberto, primo arcivescovo di Pisa. Un libro edito da Pacini riprende invece tutte le omelie scritte dall’arcivescovo Plotti per la messa crismale degli ultimi venticinque anni.

Lo speciale di Toscanaoggi-Vita Nova per i 25 anni di episcopato di mons. Plotti (7 pagine formato pdf – 708 kb)