Vita Chiesa

Politica: mons. Tardelli, «dove sono finiti i cattolici?»

L’intervento, che si riallaccia al recente appello del presidente Cei per l’impegno politico dei cattolici, è stato pubblicato sulle colonne del settimanale «La Vita», nell’ambito di una serie di contributi che hanno cercato di rispondere al quesito «Politica: dove sono finiti i cattolici?». La crisi della presenza cattolica nel panorama politico attuale ha forse origine, afferma mons. Tardelli, in «uno scollamento» tra l’azione politica della tradizione del cattolicesimo democratico e il sentimento dei cattolici.

Il fondamentale punto di partenza per l’impegno politico dei cattolici è indicato nella «Nota della Congregazione per la Dottrina della fede circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica» del 2002, a firma dell’allora cardinale Ratzinger. Leggendola, osserva mons. Tardelli, «si può ben vedere come tutto ruoti attorno alla difesa e alla promozione del valore della persona umana, a qualsiasi razza o cultura appartenga, senza discriminazioni di sorta, a partire da coloro che sono più svantaggiati, dal momento del concepimento fino alla morte naturale».

«Credo che la stagione che stiamo vivendo sia in ogni caso stimolante per la Chiesa – conclude il vescovo – perché la stimola a rivedere le priorità della sua azione pastorale. Un’azione pastorale che sia quindi centrata per davvero sull’annuncio di Cristo morto e risorto e sulla vita nuova in Cristo, secondo lo Spirito; che valorizzi i carismi di tutti senza elitarismi e nello stesso tempo spinga a ‘pensare’ la società e il mondo nell’orizzonte di un’integrale antropologia cristiana, unendo a questo ‘pensiero’ la pratica dell’attenzione e del servizio alle persone, a partire da quelle più deboli».

Il dibattito su cattolici e politica