Vita Chiesa

Prato, Natale e Santo Stefano: gli appuntamenti in cattedrale

A Prato il Natale significa anche ostensione del Sacro Cingolo e vigilia della festa del patrono Santo Stefano. Domenica 25 dicembre la tradizione dunque «raddoppia» con due cerimonie tutte pratesi dedicate alle preziose reliquie, la Cintola della Madonna e il «sasso» di Santo Stefano, custodite da secoli nella cattedrale pratese.

Ma andiamo con ordine, di seguito riportiamo il calendario con le celebrazioni in duomo a partire dalla vigilia di Natale.

Sabato 24 dicembre, vigilia di Natale. Anche quest’anno il vescovo Franco Agostinelli pranzerà insieme agli ospiti della Mensa dei Poveri gestita dall’associazione Giorgio La Pira. Alle ore 12, nella chiesa di San Bartolomeo le panche lasceranno il posto a tavoli e sedie per accogliere oltre duecento persone. Insieme a loro mons. Agostinelli consumerà il pranzo degli auguri, preparato dai volontari della Mensa di via del Carmine.

In duomo l’appuntamento con l’ufficio delle letture e la messa della notte di Natale è alle 23. Il rito sarà presieduto dal Vescovo. Alla mezzanotte suoneranno all’unisono tutte le campane delle chiese pratesi, annunciando la nascita di Gesù Cristo.

Domenica 25 dicembre, Natale del Signore. Come avviene per il giorno di Pasqua, mons. Agostinelli celebra la prima messa del giorno di festa per i detenuti del carcere della Dogaia alle ore 8,30. Nella basilica cattedrale invece le messe sono alle ore 7,30, 9, 10,30, 12 e 19. Il solenne pontificale sarà quello delle 10,30, presieduto dal Vescovo.

Nel pomeriggio sono in programma l’ostensione e la processione del «sasso», due riti che affondano le radici nei secoli. Dopo le musiche d’organo, eseguite dal maestro canonico Romano Faldi, si tengono i vespri solenni alle 17 e al termine, intorno alle 17,30, mons. Agostinelli officerà l’ostensione del Sacro Cingolo, all’interno del duomo e, dal pulpito di Donatello, all’esterno nella piazza. I testimoni del rito saranno Corrado Caiano, responsabile dell’oratorio cittadino di Sant’Anna, e il comandante provinciale dei carabinieri di Prato Marco Grandini.

Conclusa l’ostensione, il Vescovo ripone la reliquia mariana nell’altare e, insieme a tutti i concelebranti, cambierà i colori dei paramenti liturgici: dal bianco del Natale al rosso di Santo Stefano, rosso come il sangue del martirio. A quel punto si formerà la processione che dalla Cappella del Sacro Cingolo porterà all’altare maggiore il cosiddetto «sasso» di Santo Stefano. In un prezioso reliquiario è conservato un sasso che la tradizione vuole sia stato uno di quelli con cui fu lapidato il Santo patrono di Prato. L’Amministrazione comunale partecipa in forma ufficiale con i Valletti.

Lunedì 26 dicembre, Santo Stefano. Al mattino la chiesa pratese è riunita nella basilica cattedrale per celebrare il patrono della città e della diocesi. Alle 10 solenne pontificale presieduto da mons. Agostinelli e concelebrato da tutti i sacerdoti diocesani. Partecipano in forma solenne le Amministrazioni comunali di Prato, Vaiano, Vernio e Cantagallo e le altre autorità cittadine. Presta servizio la Cappella Musicale della Cattedrale.

Al termine della messa il Vescovo annuncerà i nomi dei vincitori della settima edizione del Premio Santo Stefano, il riconoscimento che la città di Prato dedica alle aziende virtuose del suo distretto industriale. La cerimonia di consegna del Premio avverrà successivamente all’interno di una apposita cerimonia organizzata dal comitato promotore, composto da Diocesi, Comune, Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. La messa sarà trasmessa in diretta da Tv Prato.

Dopo le musiche d’organo del can. Romano Faldi (ore 16), i festeggiamenti per il patrono Santo Stefano si concluderanno con i vespri solenni delle ore 17 e la reposizione della reliquia del primo martire della storia cristiana nella sua teca, che si trova all’interno della Cappella del Sacro Cingolo.