Vita Chiesa

Quando la parrocchia si apre ai villeggianti

«Nel contesto del turismo – recitava un documento della Cei del 2003 su Parrocchia e Pastorale del turismo – la parrocchia deve saper concretizzare sul territorio la sua identità di comunione, di annuncio, di servizio. Strutturalmente collegata alla complessa realtà territoriale, la parrocchia qualifica la sua vivace partecipazione al movimento turistico, ne interpreta le attese, cerca di corrispondervi con linguaggi nuovi e adatti alla situazione di itinerante “missionaria” ed ecumenica».

In Toscana sono molte le zone che nei mesi estivi intensificano le loro attività pastorali, soprattutto lungo il litorale, da nord a sud. Ecco alcuni esempi di quello che viene fatto.

Alto Tirreno: Concerti, processioni, feste e veglie di preghiera: «Così veniamo incontro alla presenza dei turisti»

Nuove e diverse iniziative pastorali e culturali per le parrocchie del litorale Alto Tirrenico, nelle quali la presenza di turisti modifica gli abituali ritmi di vita. «Oltre alle consuete attività spirituali – spiega, ad esempio, don Maurizio Iandolo, parroco di san Giuseppe al Cinquale di Montignoso – abbiamo in programma la tradizionale sagra,  durante gli ultimi due week-and di luglio e i primi due di agosto. Gli effetti della crisi sono poco evidenti: la presenza di turisti è molto rilevante, quindi è prevista la celebrazione di una ulteriore Messa nel fine settimana, alle 19 di ogni sabato e domenica».

Una messa in più, per venire incontro alle esigenze dei turisti e anche dei locali bagnanti, sembra essere la costante che unisce parroci della costa: «Noi – afferma padre Francesco Vanoli, parroco dei servi di Maria di Marina di Massa – officiamo due messe tutte le mattine, e una in più anche la domenica pomeriggio.  Il 15 agosto  celebriamo la tradizionale “Processione dell’Assunta”, che attraversa le strade della Marina».

Sarà un’estate intensa anche per padre Patrizio Baldini, della parrocchia di Poveromo: «Ad agosto – ha spiegato il religioso – ricorre sia il 50° anniversario della parrocchia sia la festa del nostro patrono, san Domenichino. Così abbiamo organizzato una serie di iniziative, dal 3 al 5 agosto: il 3 ad esempio è previsto il concerto del coro parrocchiale, e il 5 una fiera di beneficenza.  Qualche settimana dopo, come sempre, la cerimonia di premiazione del celebre concorso letterario internazionale “San Domenichino-Città di Massa” che raccoglie centinaia di adesioni da tutta Italia e anche dall’estero».

Don Ivo Ercolini, della parrocchia del Casone a Marina di Massa, non è da meno: «Per venire incontro alle esigenze dei turisti – ha rilevato – celebro in due campeggi, e ogni sabato e domenica sera alle 21 nella chiesa parrocchiale. Dal 26 luglio al 4 agosto si svolgerà la nostra sagra, organizzata da alcune famiglie a scopo missionario. Inoltre questa domenica 21 luglio, in occasione della festa patronale di Maria SS. madre della Chiesa, concelebrerò col vescovo ausiliario di Torino Guido Fiandino, dopo che la sera del 20 monsignor Santucci avrà benedetto due campane, di cui una donata alla memoria dei miei genitori, Emma e Giuseppe Ercolini».

«Le nostre attività, purtroppo – racconta invece don Danilo Vita, della parrocchia di San Giuseppe vecchio ai Ronchi – saranno limitate dal fatto di essere ancora senza una struttura agibile. Speriamo, in un paio di anni, di poter entrare nella chiesa nuova… Sono in programma per l’estate 2013 molte veglie di preghiera, dalle 21 in poi, proprio per adeguarci ai ritmi estivi, e anche diverse cene comunitarie. Inoltre non mancheranno alcuni pellegrinaggi parrocchiali, nelle vicinanze  ma anche al santuario di Oropa. La festa della “Madonna del Soccorso – Stella del Mare” rappresenta il momento clou dell’estate e viene domenica il 21 luglio».

Simone Ziviani

 

Da Orbetello a Pitigliano: Messe nei campeggi, disponibilità per colloqui e confessioni

Il territorio della diocesi di Pitigliano Sovana Orbetello, comprendendo coste fra le più amene del Tirreno, colline con grande interesse archeologico e termale, una montagna, l’Amiata, fra le più alte della Toscana, conta molto, per la sua vita economica, sul turismo, soprattutto estivo. E la Chiesa s’inserisce in questo contesto con iniziative a favore di vacanzieri e villeggianti, tanto che un intero capitolo del  libro del Sinodo diocesano (2003), sotto il titolo «L’attenzione a chi viene tra noi», è dedicato all’argomento, tenendo conto, oltre che di chi «viene», anche dei residenti i quali, essendo impegnati nei lavori stagionali, rischiano di allontanarsi per più di tre mesi dall’ordinaria vita liturgica e sacramentale.

Al Mare si raddoppia il numero delle Messe, molte delle quali ai campeggi e luoghi di residenza turistica; vengono organizzate adorazioni eucaristiche serali e s’intensifica la presenza dei sacerdoti per le confessioni. In collina ed in montagna vengono organizzate nelle parrocchie attività culturali, conferenze e mostre di carattere religioso ed anche qui i parroci cercano di dare la loro disponibilità per confessioni e colloqui con i numerosi turisti stagionali.

All’isola d’Elba: quattro attenzioni per rispondere ai cambiamenti

Vorrei innanzitutto fare una premessa. Sono parroco di Rio nell’Elba, una delle parrocchie dell’isola dell’Elba, che ne comprende nominalmente diciannove compresa questa. L’isola ha circa 30.000 residenti durante il periodo autunnale-invernale, quindi la pastorale ha una configurazione ordinaria, oltre al catechismo, la celebrazione dell’eucaristia feriale e settimanale, la catechesi degli adulti che avviene nelle parrocchie e la preparazione dei fidanzati al sacramento del matrimonio che avviene all’interno del vicariato.

Durante l’anno vengono svolti anche tre incontri per la formazione dei catechisti sempre a livello vicariale, ed esiste una sede dove si svolge per chi lo desidera corsi di teologia a Portoferraio.

Questo per quanto riguarda la pastorale ordinaria durante l’anno. Nel periodo estivo cambiano tre cose fondamentali: 1) aumenta la popolazione presente nella nostra isola che nonostante la crisi e un calo di presenze soprattutto negli ultimi due anni, arriva sempre ad essere di circa 400.000 persone. Ogni parrocchia quindi tende a triplicare la sua presenza all’interno delle celebrazioni eucaristiche; 2) i nostri parrocchiani sono impegnati in attività lavorative quindi questo richiede uno sforzo suppletivo da parte dei parroci; 3) un’attenzione particolare che ci è richiesta da coloro che arrivano.

Le nostre parrocchie cercano di rispondere a questo con quattro attenzioni particolari che cambiano in modo significativo la pastorale estiva rispetto a quella invernale.

La prima attenzione è quella di cercare di aumentare le celebrazioni delle sante Messe in modo da coprire gli orari soprattutto per quanto riguarda le prefestive del sabato e quelle festive della domenica.

La seconda attenzione è di tenere aperte le chiese fino a tarda ora anche la sera per favorire la preghiera personale e la visita a ciascuna nostra chiesa, che rappresenta una bellezza particolare e ha sempre una particolarità storica da offrire.

La terza attenzione è di ricordare l’importanza dell’adorazione eucaristica, e in questo ogni parrocchia saggiamente sceglie un giorno per favorire questa pratica che aiuta ad ogni cristiano a rinsaldare il proprio rapporto personale con il Signore. La quarta attenzione e non ultima è di aiutare le persone ad accostarsi al sacramento della confessione con orari flessibili, in modo che ogni cristiano non vada in vacanza da quello che è un momento privilegiato di grazia con il Signore. Oltre a ciò devo ricordare che soprattutto nel periodo estivo molte parrocchie tra cui la mia festeggiano le feste patronali, la mia quella di San Giacomo Apostolo. Queste celebrazioni oltre alla liturgia curata sono coadiuvate da processioni significative che hanno delle particolarità tradizionali.     

Don Leonardo BiancalaniParroco dei Santi Giacomo e Quirico a Rio nell’Elba