Vita Chiesa

RnS: messaggio di Papa Francesco, «comune responsabilità a essere missionari e testimoni»

«Sua Santità, spiritualmente presente, auspica che tale evento di grazia aiuti a prendere sempre più coscienza della comune responsabilità ad essere missionari e testimoni, radunati dall’azione dello Spirito Santo, nell’ascolto degli insegnamenti degli apostoli, nell’unione fraterna, nella tradizione del pane e nella preghiera, e chiamati a condividere nel mondo e con i fratelli l’esperienza dell’amore di Dio». Lo si legge nel messaggio inviato a nome di Papa Francesco, firmato dal segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, alla 41ª Conferenza nazionale degli animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo, aperta ieri a Rimini. Il testo continua con la benedizione di Papa Francesco, che «invoca su ciascuno abbondante effusione nello Spirito Santo e, mentre affida desideri, propositi e speranze alla materna intercessione della Beata Vergine Maria, chiede di continuare a pregare per Lui e di cuore imparte al presidente Salvatore Martinez, ai relatori e a tutti i presenti l’implorata benedizione apostolica, volentieri estendendola all’intero Movimento».

Anche il presidente dei vescovi italiani ha voluto inviare un suo messaggio alla Conferenza di RnS. «Lo Spirito Santo è principio di unità del corpo di Cristo, un principio che è unione di diversità complementari», scrive il card. Gualtiero Bassetti. Il porporato ha espresso apprezzamento per il tema: «È bello e significativo il versetto da voi scelto ‘Riguardo ai doni dello Spirito non voglio lasciarvi nell’ignoranza’, tratto dalla Prima lettera ai Corinzi, perché questo piccolo brano, che prosegue con un elenco dei doni possenti dello Spirito, ci ricorda una novità profonda del nostro vivere in Cristo». Il cardinale ha poi spiegato che «diversi sono i carismi, ci dice san Paolo, ma unico è lo Spirito così come vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore. Ecco la magnificenza, la mirabile disposizione divina della varietà nell’unità, dell’essere ciascuno chiamato individualmente a esprimere la potenza e la bellezza di un diverso dono di Dio e, allo stesso tempo, a esercitarlo comunitariamente nell’armonia e nell’equilibrio di un unico organismo. Una generosa e continua dialettica delle membra che contribuiscono insieme allo sviluppo dell’intera persona». Durante l’omelia della celebrazione eucaristica che ha presieduto, il vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, ha messo in risalto, invece, il rapporto tra carisma e santità: «Occorre ricordare che il carisma non è dato a causa della santità o in vista della santità di una persona, ma è vero che il suo esercizio non si mantiene sano e retto, e finisce per non servire per l’utilità comune, se non riposa sugli stessi sentimenti di Cristo Gesù – ha concluso -. La carità non addiziona i carismi, ma li moltiplica: fa del carisma di uno il carisma di tutti e del carisma di tutti il carisma di ciascuno».