Vita Chiesa

Rns, mons. Galantino: «Le sorprese di Dio come uno tsunami»

Ed «eccole le sorprese di Dio: i cuori più induriti, come può essere il mio, si aprono all’ascolto e alla lode! Le nostre paure lasciano il posto alla gioia! L’arroganza con la quale pensiamo di poter imporre i nostri modi di vedere e di vivere anche l’esperienza religiosa, cede il passo alla delicatezza e al rispetto che Pietro raccomandava domenica scorsa a tutti i cristiani, chiamati – con delicatezza e rispetto appunto – a dare ragione della speranza che è in loro». «Una delicatezza e un rispetto – ha sottolineato monsignor Galantino – che Papa Francesco ci sta insegnando e contagiando in maniera efficace e sempre sorprendente». Monsignor Galantino ha portato a RnS «il saluto, l’affetto e la gratitudine dei vescovi italiani! Sono qui per chiedere, a nome dei Pastori della Chiesa italiana, di pregare per noi perché, col vostro aiuto e con il sostegno di tutti i battezzati, noi per primi possiamo aprirci sempre di più all‘’azione dello Spirito».

«Siamo consapevoli – ha spiegato il segretario generale della Cei – che non bastano le nostre scelte pastorali e i nostri, per altri versi, utili documenti a fare di noi vescovi delle avanguardie credibili e coraggiose della evangelizzazione. A renderci tali è soprattutto la presenza viva dello Spirito che – attraverso la testimonianza e la preghiera del Papa emerito Benedetto e attraverso la parola e i gesti carichi di passione di Papa Francesco – ci proietta in prima fila, facendo di noi degli uomini che osano, in maniera sempre più convinta e consapevole, più Vangelo e più carità». Di qui l’esortazione: «Pregate per noi perché la conversione pastorale, raccomandataci con insistenza dagli ultimi Pontefici e sempre più urgente in questa nostra terra, non sia un facile ed appagante slogan, utile solo per tacitare le nostre coscienze, spesso addormentate o anestetizzate da ciò che Vangelo non è. Accompagnateci con la vostra preghiera. Accompagnate noi e i carissimi nostri sacerdoti con il vostro affetto. Ne abbiamo bisogno! Vedrete che, così facendo, la nostra Chiesa risponderà sempre di più al progetto di Dio». E «il piano di Dio sulla sua Chiesa non ce lo fanno conoscere, con tutto il rispetto per loro, né certi media né i guru della comunicazione né quanti si autoproclamano ‘guide illuminante’!».

«Il piano di Dio, per noi credenti e nelle nostre comunità – ha rimarcato monsignor Galantino -, passa oggi, come lo è stato sempre, attraverso la parola e l’esempio del Papa che, con la grazia che gli viene dal suo ministero, ci guida alla conoscenza della Parola di Dio. Per lui, per i sacerdoti e per noi vescovi vi invito a pregare la Madonna. La vostra preghiera per noi accompagni il vostro già intenso impegno nella evangelizzazione». Poi un invito: «Educhiamoci ed educate alla vita buona del Vangelo. Consapevoli dell’impegno e della fatica che questo richiede soprattutto oggi, quando è più facile organizzare una manifestazione esterna che educare seriamente alla fede; quando è più facile gridare che dire una parola giusta e vera che tocchi profondamente il cuore; quando è più facile raccontarsi con enfasi e con toni vagamente miracolistici che mettersi accanto a tanti fratelli e sorelle che fanno fatica a credere. Sono convinto, con Papa Francesco, che non sarà certo l’atteggiarsi a maestri e ad appaltatori di coscienze a fare di noi dei discepoli che aiutano altri a farsi discepoli di Cristo Gesù». Infine, il presule ha rivolto «un’ultima preghiera»: «Accompagnate col vostro affetto e con la vostra invocazione la visita pastorale che il Santo Padre farà, tra venti giorni, nella mia piccola ma bella diocesi di Cassano all’Jonio» perché «possa essere un evento di grazia».