Vita Chiesa

SINODO AFRICA: I MISSIONARI, «COINVOLGERE I GIOVANI NEI PROCESSI PER LA GIUSTIZIA»

Coinvolgere i giovani nei processi di “giustizia restaurativa” messi in atto nella fase post-conflitto in alcuni Paesi africani, ad esempio in Sierra Leone. E’ il suggerimento di Padre Rocco Puoppolo, missionario che lavora a Washington alla rete “Giustizia e pace per l’Africa”, ma è stato molti anni in Sierra Leone con i bambini-soldato. Se ne è parlato stasera a Roma durante il primo incontro dell’”Osservatorio” sul secondo Sinodo per l’Africa promosso dalla Conferenza degli istituti missionari in Italia e dall’Ucsa (Unione cattolica stampa africana). “I padri sinodali – ha ricordato padre Ruoppolo – affronteranno il tema della ‘giustizia restaurativa’, menzionato nell’Instrumentum laboris. E’ un processo indigeno che nasce in Africa per riconciliare le etnie che si appoggia alle comunità. Io ho lavorato con i giovani in Sierra Leone, molti sono diventati bambini-soldato, centinaia sono stati uccisi. I giovani hanno la potenzialità per aprire i cuori a questo tipo di riconciliazione, ma sono emarginati, non contano. C’è bisogno di programmi per i giovani africani, perché diventino veramente riconciliatori in questo tipo di conflitti”.Aprendo l’incontro il missionario comboniano padre Alex Zanotelli ha spiegato “l’importanza di mettersi in rete e aiutare la stampa italiana, attraverso questi incontri, a trattare i problemi veri dell’africa, perché i mass media italiani soffrono di un provincialismo esagerato”. Alla serata partecipano anche la missionaria comboniana suor Elisa Kidané, esperta invitata al Sinodo e Munshya Chibilo, zambiano, membro laico della Comunità Papa Giovanni XXIII, uditore al Sinodo.Sir