Vita Chiesa

SUORA UCCISA IN SOMALIA: TERMINATO FUNERALE A NAIROBI, CELEBRAZIONE ANCHE IN ITALIA

È in viaggio verso il cimitero di Nazareth, nella località di Riara Ridge a una trentina di chilometri da Nairobi, il feretro di suor Leonella Sgorbati, 66 anni, la missionaria della Consolata uccisa domenica scorsa insieme a una guardia del corpo all’uscita dell’ospedale pediatrico ‘Sos’ di Mogadiscio, in Somalia. In contemporanea al funerale nella capitale keniana, si è svolta una cerimonia nella Casa generalizia della Congregazione a Nepi, in provincia di Viterbo. “Abbiamo voluto celebrare questo momento per sentirci unite alle nostre consorelle a Nairobi” ha detto alla MISNA la superiora generale della Consolata suor Gabriella Bono. Ricordando la figura di suor Leonella, la superiora ha detto stamani durante la celebrazione a Nepi: “La sua morte non è un incidente di percorso, ma suggella la vita di suor Leonella e delle altre quattro consorelle Marzia, Annalisa, Maria Bernarda e Gianna Irene, che vivono il loro martirio quotidiano in Somalia da 16 anni, servendo soprattutto i più deboli e i più esposti alle violenze, cioè mamme e bambini”.

Nella cerimonia è stato ricordato anche Moahmed Mahamodu, il somalo padre di quattro figli che lavorava come guardia delle suore, ucciso in un estremo tentativo di proteggere la religiosa dai colpi di arma da fuoco. “Per noi è stato un gesto stupendo – aggiunge la superiore della Consolata – che ci dice come sia possibile superare le barriere nel dono di sé: lei una cristiana, lui musulmano. Entrambi hanno versato sangue per la Somalia”.

Un sacrificio, ha detto ancora suor Gabriella Bono alla MISNA, che “indica strade di riconciliazione e di dialogo, nella certezza che unendo le forze, uomini e donne di ogni religione potranno costruire fraternità, riconciliazione e pace”. La messa è stata presieduta da padre Achilleo Fiorentini, superiore generale dei missionari della Consolata, con la partecipazione di una decina di sacerdoti della diocesi di Civita Castellana e moltissime consorelle di suor Leonella, laici della Consolata, studenti e novizi, amici e conoscenti.

A Nairobi, nello stesso momento, centinaia di persone hanno partecipato alle esequie presiedute da monsignor Giorgio Bertin, arcivescovo di Gibuti e amministratore apostolico della Somalia, nel Santuario della Consolata di Nairobi, in centro città. Il feretro verrà sepolto accanto ad altre consorelle nel piccolo cimitero accanto al ‘Nazareth Hospital’, una struttura sanitaria avviata dalle suore della Consolata e sei anni fa ceduto a una congregazione di suore indiane. “Suor Leonella fu impegnata in prima persona in questo passaggio” spiega ancora la superiora. Per ricordare gli oltre 30 anni trascorsi in Kenya, anche a Nepi stamani sono stati eseguiti canti in lingua kiswahili, che suor Leonella conosceva bene. In una lettera di alcuni anni fa, la religiosa uccisa a Mogadiscio scriveva: “Noi cantiamo, ti ho dato tutto, vorrei che fosse vero”. Misna

Somalia, Leonella uccisa perché suora