Vita Chiesa

Santa Sede: autorizzati dal Papa decreti per 63 nuovi beati

Molti i martiri uccisi in odio alla fede: della guerra civile spagnola, dei regimi comunisti dell’Europa dell’est e del nazismo. I decreti riconoscono anzitutto il miracolo, attribuito all‘intercessione della venerabile serva di Dio Maria Teresa Bonzel, fondatrice delle Povere Suore Francescane dell‘Adorazione Perpetua di Olpe (1830 – 1905). Quindi il martirio dei servi di Dio Emanuele Basulto Jiménez, Vescovo di Jaén (Spagna), e 5 compagni, uccisi in odio alla fede in Spagna tra il 1936 e il 1937; il martirio dei servi di Dio Giuseppe Massimo Moro Briz e 4 compagni, sacerdoti della diocesi di Ávila (Spagna) uccisi in Spagna nel 1936; il martirio del servo di Dio Vladimiro Ghika, sacerdote diocesano ucciso a Bucarest (Romania) nel 1954; il martirio dei servi di Dio Gioacchino Jovaní Marín e 14 compagni (Società dei sacerdoti operai diocesani) uccisi in Spagna tra il 1936 e il 1938; il martirio dei servi di Dio Andrea da Palazuelo, sacerdote dell‘Ordine dei frati minori cappuccini, e 31 compagni, uccisi in Spagna tra il 1936 e il 1937.

I decreti riconoscono inoltre il martirio dei servi di Dio Giuseppe Girotti, sacerdote dell‘Ordine dei frati predicatori nato ad Alba (Italia) e ucciso a Dachau (Germania) nel 1945; Stefano Sándor, laico professo della Società di San Francesco di Sales, nato a Szolnok (Ungheria) ed ucciso a Budapest nel 1953; Rolando Rivi, seminarista italiano ucciso a soli 14 anni nel 1945.

Il riconoscimento delle virtù eroiche riguarda invece i servi di Dio Eladio Mozas Santamera, sacerdote diocesano fondatore delle Suore Giuseppine della Ss.ma Trinità, morto nel 1897; Emanuele Aparicio Navarro, sacerdote diocesano madrileno morto nel 1964; Mosè Lira Serafín, sacerdote messicano fondatore della Congregazione dei Missionari della Carità di Maria Immacolata morto nel 1950; Generoso del Ss.mo Crocifisso, sacerdote della Congregazione della Passione di Gesù Cristo, morto nel 1966; Olinto Marella, sacerdote diocesano italiano morto nel 1969; Antonio Kowalczyk, polacco, fratello laico della Congregazione dei Missionari Oblati della Beata Vergine Maria Immacolata, morto nel 1947; e della portoghese Silvia Cardoso Ferreira da Silva, laica, morta a Porto nel 1950.