Vita Chiesa

Santa Sede: messaggio ai «cari amici buddisti» per il Vesakh

Gli auguri si ispirano al Messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della pace 2014, intitolato «Fraternità, fondamento e via per la pace». «Cari amici – afferma il porporato – la vostra tradizione religiosa ispira la convinzione che le relazioni amichevoli, il dialogo, lo scambio di doni, e il rispettoso e armonioso scambio di vedute portano ad un atteggiamento di cortesia e di amore, che a sua volta genera relazioni autentiche e fraterne. Siete altresì convinti che le radici di ogni male siano l’ignoranza e l’incomprensione nate dall’avidità e dall’odio che, a loro volta, distruggono i legami di fraternità». Noi buddisti e cristiani «viviamo in un mondo troppo spesso lacerato da oppressione, egoismo, tribalismo, rivalità etniche, violenza e fondamentalismo religioso, un mondo dove ‘l’altro’ è trattato come un essere inferiore, una non-persona, o qualcuno da temere e, se possibile, da eliminare».

«Tuttavia – prosegue il cardinale -, noi siamo chiamati, in spirito di collaborazione con altri pellegrini e con le persone di buona volontà, a rispettare e difendere la nostra comune umanità nella varietà dei contesti socio-economici, politici e religiosi. Attingendo alle nostre differenti convinzioni religiose, siamo chiamati in particolare ad essere franchi nel denunciare tutti i mali sociali che danneggiano la fraternità; ad essere curatori, che aiutano gli altri a crescere nella generosità disinteressata, e ad essere riconciliatori, che abbattono i muri di divisione e promuovono nella società una vera fraternità fra singoli e gruppi».

Nel mondo odierno, evidenzia il cardinale Tauran, «si assiste a una crescita del senso della nostra comune umanità e ad una ricerca globale di un mondo più giusto, pacifico e fraterno. Ma la realizzazione di queste speranze dipende dal riconoscimento di valori universali. Noi speriamo che il dialogo interreligioso, riconoscendo dei principi fondamentali di etica universale, possa contribuire a promuovere un rinnovato e profondo senso di unità e di fraternità fra tutti i membri della famiglia umana». «Preghiamo che la celebrazione di Vesakh – conclude il messaggio – sia un’occasione per riscoprire e promuovere nuovamente la fraternità, specialmente nelle nostre società divise».