Vita Chiesa

Sinodo famiglia: dalla Francia oltre 10mila risposte, «atteggiamento di misericordia»

Scade oggi, 15 aprile, il termine massimo per consegnare in Vaticano le risposte ai questionari e in un’intervista che appare oggi su «La Croix» monsignor Pierre-Marie Carré, arcivescovo di Montpellier e vice-presidente della Conferenza episcopale francese, fa il punto sulla proposta francese. «Questa mobilitazione – dice – mi è sembrata più vasta rispetto al primo questionario. Molti esprimono la loro soddisfazione per essere stati interpellati e si auspicano che questo tipo di confronto possa diventare più abituale». Le risposte al questionario sono «ben argomentate, largamente documentate, e corredate da numerosi esempi concreti e proposte pratiche». «Una cosa è certa – commenta il vescovo – questo lavoro può già da adesso aiutare le diocesi a impegnarsi di più e meglio per sostenere le coppie e le famiglie nella loro diversità».

Riguardo alle questioni relative ai divorziati-risposati il vescovo Carré non dà percentuali delle risposte ricevute ma fa sapere che coloro che hanno compilato i questionari invitano a «non entrare con un atteggiamento di giudizio. Auspicano che la Chiesa manifesti soprattutto misericordia. E a questo riguardo sono spesso citate le parole del Papa». «Molte» risposte evocano la pratica ortodossa di un cammino penitenziale per permettere alle coppie di rileggere la loro separazione e le responsabilità eventuali di ciascuno perché la Chiesa possa perdonare. «Altri» invece insistono sul fatto che «non bisogna rinunciare alla indissolubilità del matrimonio» mentre «altri ancora» auspicano che la Chiesa possa stare tra «misericordia e verità». «Globalmente – conclude il vescovo – constato le stesse tendenze emerse lo scorso anno: l’augurio cioè che la Chiesa ricordi l’ideale ma si misuri anche sul fatto che questo ideale non si raggiunge facilmente. La coppia è in un cammino, in una gradualità, in una progressione. L’essenziale è non fermarsi lungo la strada».