Vita Chiesa

Sinodo: p. Lombardi, i «temi» della terza congregazione generale

Il briefing di oggi, tenuto da padre Federico Lombardi, ha avuto come protagonisti il cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster, e il cardinale Béchara Pierre Raï, patriarca di Antiochia, che hanno risposto alle domande dei giornalisti. Una parte dei 32 interventi di stamattina, ha riferito il portavoce vaticano, ha riguardato «l’attenzione da dare al linguaggio e ai linguaggi che la Chiesa deve usare per rispondere alle attese e farsi capire, nell’annuncio dell’ordine voluto da Dio nella Creazione e nel Vangelo della famiglia». Altra preoccupazione dei padri: «Il rispetto della gradualità». «C’è un cammino – ha spiegato padre Lombardi – rispetto a cui i fedeli cristiani si avvicinano all’ideale della famiglia cristiana e del matrimonio cristiano». Come ci ricorda il Concilio, «la Chiesa sussiste in pienezza nella Chiesa cattolica, ma ci sono anche elementi preziosi e importanti al di fuori della Chiesa cattolica».

Si tratta di «punti positivi» di esperienza pastorale – ha spiegato padre Lombardi – perché attraverso di essi si manifesta l’amicizia della Chiesa verso il mondo e l’umanità anche al di fuori dei confini stretti della Chiesa». «Promuovere la conoscenza oggettiva e profonda del magistero della Chiesa, spesso non sufficientemente conosciuta»: è un altro obiettivo segnalato come prioritario dai partecipanti al Sinodo, che hanno chiesto che la preparazione al matrimonio non sia soltanto mirata alla celebrazione del sacramento, ma si articoli «con continuità» in varie tappe, a partire dall’iniziazione cristiana. Sull’indissolubilità del matrimonio, c’è stato un confronto esegetico, a partire dal Vangelo e dalle lettere di san Paolo: «Non si mette in dubbio che l’indissolubilità faccia parte del messaggio di Gesù – ha precisato padre Lombardi – però si vedono già nel Nuovo Testamento elementi di esperienza e di difficoltà con cui la Chiesa primitiva deve fare i conti per l’applicazione della volontà di Gesù. Le difficoltà di messa in pratica delle esigenze del Vangelo accompagnano tutta la storia della Chiesa». Il cammino di preparazione al matrimonio «deve essere lungo, personalizzato e anche severo, senza timori di vedere eventualmente diminuire il numero di nozze celebrate in Chiesa. Altrimenti, si correrebbe il rischio di intasare i Tribunali con le cause matrimoniali».