Vita Chiesa

Svizzera, proteste a Coira: presidente vescovi, in dialogo con i manifestanti

La protesta è stata organizzata da una ventina di associazioni cattoliche svizzere coordinate dall’Associazione delle donne cattoliche della svizzera (Skf). I manifestanti hanno consegnato al vescovo mons. Büchel una lettera nella quale presentano una serie di richieste a partire dalla situazione di disagio vissuta nella diocesi di Coira a causa di alcune iniziative prese dal vescovo per ribadire l’impossibilità dei divorziati risposati e di altre categorie di persone in «situazioni irregolari» di accedere alla comunione. Il messaggio dei manifestanti contiene tre richieste: che sia nominato un amministratore da affiancare al vescovo di Coira che abbia la fiducia dei fedeli e dia nuova speranza alla diocesi; che il pensiero, la parola o l’azione ecclesiale non causi mai esclusione o discriminazione; che dagli esiti della consultazione sinodale sulla famiglia siano tratte conseguenze concrete e incoraggianti.

Sulla vicenda della diocesi di Coira, i vescovi svizzeri – riuniti la scorsa settimana in assemblea plenaria – avevano già espresso il loro rammarico per queste polarizzazioni e si definivano «pronti ad ascoltare le richieste di tutte le parti». Ma aggiungevano anche che non potevano entrare nel merito delle singole diocesi né nell’operato di un vescovo. Avevano però assicurato che il presidente della Conferenza episcopale avrebbe ricevuto la lettera dei manifestanti e l’avrebbe trasmessa «all’organo competente». E così è stato. Ieri il vescovo Büchel è sceso tra i manifestanti ed ha rivolto loro un breve messaggio: «L’obiettivo di ogni iniziativa nella Chiesa deve essere di servire l‘unità e l‘approfondimento della fede. Voi oggi avete con franchezza espresso in modo pubblico, le vostre preoccupazioni e i vostri pesi». «L’incontro, il dialogo sincero con l‘altro e la preghiera» ha detto in conclusione il vescovo Büchel ieri «è il modo a cui Papa Francesco ci ha continuamente richiamato nel primo anno del suo pontificato». E ricevendo il messaggio ha auspicato: «Che sia possibile per noi costruire ponti e non abbattere ponti». Prima di salutare le persone radunate sulla piazza della Cattedrale di San Gallo ha aggiunto: «Grazie di aver utilizzato questa meravigliosa Domenica per la Chiesa».