Vita Chiesa

UNIVERSITÀ: MESSAGGIO CEI, GIOVANI PROTAGONISTI DI SPERANZA PER DIRE NO ALLA VIOLENZA

Aiutare i giovani di oggi a “divenire protagonisti di un mondo nuovo nel segno della speranza”, all’inizio dei un terzo millennio “segnato da una recrudescenza inattesa di violenza”. E’ la “consegna” della Chiesa italiana per l’Università cattolica, contenuta nel Messaggio della presidenza della Cei in occasione dell’80a Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che si svolgerà il 25 aprile sul tema: “Giovani e università protagonisti del mondo nuovo. La formazione dei giovani per la convivenza tra i popoli”. “Gli inizi del terzo millennio – è l’esordio del Messaggio – ravvivano negli uomini e nelle donne del nostro tempo, segnato da una recrudescenza inattesa di violenza, il desiderio di un mondo nuovo, nel quale vengano sanate le ferite dell’odio e della vendetta e trovino soluzione le tante ingiustizie sociali; un mondo nel quale sia riconosciuta e rispettata effettivamente la dignità di ogni essere umano; un mondo nel quale sia riconosciuta e rispettata effettivamente la dignità di ogni essere umano; un mondo nel quale possa fiorire una nuova stagione di concordia e di benessere per tutti”. “Impegnata a costruire il regno di Dio nella storia”, la Chiesa italiana – assicurano i vescovi – “fa suo questo anelito, tipico del mondo giovanile, a un mondo più giusto, più umano, nel quale a ognuno sia riconosciuta la dignità di figlio amato di Dio, e incoraggia il protagonismo che i giovani di oggi intendono assumere in questo ambito”, verso “un traguardo che trascende gli spazi accademici per toccare il cuore della società moderna”. Il tema della Giornata universitaria – scrive il rettore, Lorenzo Ornaghi, nel suo messaggio – esprime l’impegno della Cattolica a essere “luogo di formazione in cui ogni giovane impara a essere artefice del proprio futuro, sia nel campo professionale sia all’interno della comunità dove è chiamato a vivere”

“Non ci può essere vero protagonismo giovanile senza maturazione umana e spirituale, acquisita attraverso una formazione cristiana, culturale e professionale”, ammonisce la Cei nel Messaggio, in cui si invitano le Chiese locali a “sostenere generosamente l’Ateneo dei cattolici italiani, perché sappia continuare nel suo prezioso e insostituibile compito di formare per il Paese giovani preparati culturalmente e capaci di spendere la loro vita per ciò in cui credono” . Dal canto suo, l’Università Cattolica è chiamata ad “elaborare strategie didattiche capaci di rispondere alle complesse domande del mondo giovanile”. “Non si tratta di un impegno semplice”, ammettono i vescovi, che tracciano una sorta di “ritratto” delle contraddizioni delle nuove generazioni: “I giovani, oggi, sono forti, ma incerti; più preparati sul livello culturale rispetto alle generazioni che li hanno preceduti, ma meno disponibili ad assumere responsabilità in proprio; ricchi di entusiasmo, ma incapaci di impegno a lungo respiro”. Di qui la necessità, conclude la Cei, di fare “il massimo sforzo per aiutarli a divenire protagonisti di un mondo nuovo nel segno della speranza”, come auspica il Papa.

Tra le iniziative in programma nelle diverse sedi dell’Ateneo cattolico in vista della Giornata, da segnalare la mostra “Il segno memoria dell’uomo: percorsi della scrittura”, a cura della Biblioteca centrale di Milano, che sarà inaugurata il 25 aprile e resterà aperta fino al 9 maggio. Dalle tavole sumeriche a un prototipo di libro digitale, da un frammento originale del Vangelo di Marco a un torchio dell’epoca di Gutenberg: saranno questi, informano i promotori, alcuni “gioielli” della mostra. Non mancheranno “momenti culturali alternativi” per far conoscere al grande pubblico i tesori bibliografici dell’Ateneo del Sacro cuore, che dispone di un patrimonio bibliografico di circa 1.250.000 volumi. Sir