Vita Chiesa

«VESCOVI» DI PIDHIRCI, CONGREGAZIONE DOTTRINA FEDE: ORDINAZIONI «NON VALIDE»

La Congregazione per la Dottrina della Fede, «dissociandosi totalmente dall’operato» dei sedicenti «vescovi» di Pidhirci e dalle loro «false dichiarazioni», dichiara formalmente – in una nota diffusa oggi – «di non riconoscere la validità delle loro ordinazioni episcopali e di tutte quelle ordinazioni che da esse sono derivate o deriveranno». Lo stato canonico dei quattro sedicenti «vescovi» – ricorda il dicastero pontificio – è quello di «scomunicati», viso che, con la sentenza di seconda istanza del Tribunale ordinario della Chiesa arcivescovile maggiore ucraina del 10 settembre 2008, gli stessi sono stati riconosciuti colpevoli dei delitti «di usurpazione illegittima dell’ufficio; di fomentata sedizione e di odio nei confronti di alcuni Gerarchi e di provocazione dei sudditi a disubbidire; nonché del delitto di lesione della buona fama altrui mediante dichiarazioni calunniose». La denominazione «cattolica» usata da gruppi non riconosciuti dalla competente autorità ecclesiastica, ricorda la Congregazione, è da considerarsi «illegittima ed abusiva» ed i fedeli sono, pertanto, «tenuti a non aderire al suddetto gruppo in quanto esso è, ad ogni effetto canonico, fuori della comunione ecclesiastica e sono invitati a pregare per i membri dello stesso gruppo affinché possano ravvedersi e tornare alla piena comunione con la Chiesa cattolica».La Santa Sede «ha seguito con viva apprensione l’attività posta in essere dai Rev.di EliᚠA. Dohnal, Markian V. Hitiuk, Metodèj R. Špirik, e Robert Oberhauser, i quali, espulsi dall’Ordine Basiliano di S. Giosafat, si sono successivamente autoproclamati vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina» e «con il loro comportamento contumace continuano a sfidare l’autorità ecclesiastica, danneggiando moralmente e spiritualmente non solo l’Ordine Basiliano e la Chiesa greco-cattolica ucraina, ma anche questa Sede Apostolica e l’intera Chiesa cattolica». Tutto ciò «provoca divisione e sconcerto tra i fedeli», tanto più che i suddetti chierici, dopo aver dato vita ad un gruppo di «vescovi» di Pidhirci, hanno cercato di ottenerne il riconoscimento come «Chiesa ortodossa greco-cattolica ucraina». «Esponenti della Chiesa hanno invano cercato di dissuaderli», ma non c’è stato nessun «pentimento»; anzi, «gli ultimi sviluppi hanno dimostrato la loro contumacia». Visto che i sedicenti «vescovi” di Pidhirci «non danno segno alcuno di ravvedimento, ma continuano a creare confusione e scompiglio nella comunità dei fedeli, in particolare calunniando gli esponenti della Santa Sede e della Chiesa locale», la Congregazione per la Dottrina della Fede «ha deciso di informare i fedeli» circa la attuale condizione canonica dei chierici-sedicenti «vescovi». (Sir)