Vita Chiesa

VIA CRUCIS: DUE IRACHENI PORTERANNO LA CROCE. P.NAJIM (CALDEO), «SEGNO DI AFFETTO DEL PAPA»

“Un segno tangibile di grande vicinanza e affetto al nostro Paese e alla sofferenze del suo popolo, e dei cristiani in particolare”. Così padre Philip Najim, procuratore del Patriarcato caldeo di Babilonia presso la Santa Sede, commenta al Sir la notizia, diffusa dalla Prefettura pontificia, che ci saranno anche due cattolici iracheni a portare stasera la Croce durante la Via Crucis al Colosseo, presieduta da Benedetto XVI. “Il Papa ha voluto ricordare, in questo modo, il Calvario dell’Iraq e ribadire che solo attraverso la passione e la sofferenza si giunge alla Resurrezione. L’Iraq è sofferente ma anche attraverso questo dolore riuscirà a rialzarsi e per questo viene associato alla sofferenza della Chiesa e di Cristo”. In questi giorni padre Najim, che è anche visitatore apostolico dei caldei in Europa, si trova in Svezia. A Stoccolma ieri sera ha celebrato la messa “in coena domini”: “erano presenti – racconta – diverse centinaia di persone e tra loro moltissimi giovani che sono rimasti in adorazione notturna fino alle quattro di questa mattina”. Oltre ai due iracheni la croce sarà portata, tra gli altri, anche da due haitiani, una vietnamita ed una congolese. (Sir)