Vita Chiesa

Via crucis al Colosseo: le meditazioni di mons. Renato Corti

Il presule ha intitolato la sua riflessione «La croce, vertice luminoso dell’amore di Dio che ci custodisce. Chiamati a essere anche noi custodi per amore». Il testo – anticipato oggi su  www.vatican.va  – sarà pubblicato anche dalla Libreria Editrice Vaticana. Meditando sulla II stazione, monsignor Corti richiama il dramma di «uomini e donne che vengono imprigionati, condannati o addirittura trucidati solo perché credenti o impegnati in favore della giustizia e della pace. Essi non si vergognano della tua croce. Sono per noi mirabili esempi da imitare». Dopo aver letto il testamento spirituale di Shahbaz Bhatti, la preghiera rivolta al Signore: «Si diffonda nel mondo il diritto fondamentale alla libertà religiosa».

Nella IV stazione, quando Gesù incontra la Madre, monsignor Corti invita a «pensare ai tanti drammi familiari presenti nel mondo. Ce ne sono per tutti: madri, padri, figli, nonne e nonni. È facile giudicare, ma più importante è metterci nei panni degli altri e aiutarli fin dove ci è possibile. Cercheremo di farlo». A Maria Santissima viene chiesto di «accompagnare il Sinodo dei vescovi dedicato alla famiglia». Nella VII stazione – seconda caduta di Gesù – si ricorda l’«incommensurabile» sofferenza «di coloro che sono dentro ad avvenimenti crudeli, a parole di odio e falsità; o che incontrano cuori di pietra che provocano lacrime e conducono alla disperazione». Nella X stazione, quando Gesù è spogliato delle vesti, l’amore con il quale Gesù custodisce ogni creatura, «ci fa pensare a situazioni tremende: il traffico di esseri umani, la condizione dei bambini-soldato, il lavoro che diventa schiavitù, i ragazzi e gli adolescenti derubati di se stessi, feriti nella loro intimità, barbaramente profanati». Nell’XI stazione «guardiamo Gesù inchiodato alla croce. E sorgono nella nostra coscienza interrogativi impellenti: quando sarà abolita la pena di morte, ancor oggi praticata in 58 Stati? Quando sarà cancellata ogni forma di tortura e la soppressione violenta di persone innocenti? Il tuo Vangelo è la più salda difesa dell’uomo, di ogni uomo».