Vita Chiesa

Vita consacrata: Madre Diana Papa, «icone gli uni per gli altri»

“Noi consacrati dobbiamo riscoprire la bellezza della vita, nella quotidianità e lavorare molto sulle relazioni mature: tutto questo può essere possibile se chiediamo, ogni giorno, il dono della fede. Quando abbiamo sperimentato l’abbraccio di Dio, lo portiamo agli altri, accogliendoli così come sono, anche rallentando i passi”. Lo dice in un’intervista al Sir (clicca qui) madre Diana Papa, abbadessa del monastero delle clarisse di Otranto, commentando il messaggio del Consiglio permanente della Cei per la 19ª Giornata mondiale della vita consacrata, “Portate l’abbraccio di Dio”. Nel messaggio i vescovi dicono di avere grande fiducia nei consacrati. “Li ringraziamo per la fiducia: è necessario, però, che scopriamo la bellezza della sinergia all’interno del popolo di Dio. Ognuno ha il suo compito, l’uno non esclude l’altro: ad esempio, sono convinta che le famiglie ci trasmettono e ci rendono visibile la tenerezza dell’amore trinitario e noi alle famiglie comunichiamo che nessuno deve rendere l’altro il suo idolo. C’è uno scambio meraviglioso e ci si aiuta in modo unico: diventiamo, così, ‘icone’ gli uni per gli altri”. La consacrata, conclude madre Papa, “è una donna che ha una visione panoramica della realtà, ma attenta anche al frammento, che sa aspettare i tempi della maturazione, è lungimirante, soprattutto che umanizza la terra attraverso la tenerezza”.