Il 29 luglio 2013 veniva sequestrato a Raqqa (Siria) il padre gesuita Paolo Dall’Oglio, fondatore della comunità monastica siriana di Mar Musa. In questi quattro anni, sulla sua sorte si sono rincorse tante voci, senza nessuna conferma. A quattro anni dal suo rapimento il Sir ha intervistato il fratello del gesuita, il musicista Pietro Dall’Oglio.
Siria
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La Città e la Diocesi di Grosseto si preparano a vivere le feste in onore del patrono san Lorenzo, il prossimo 10 agosto. Due i gesti di solidarietà che da quattro anni caratterizzano la festa patronale: la «Raccolta di san Lorenzo» e da «Una luce per Aleppo».
Due progetti per dare degna sepoltura ai cristiani di Aleppo. Sono quelli promossi da Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) nei confronti delle famiglie che nella città martoriata da guerra e grande povertà, non hanno potuto seppellire i propri cari defunti.
«È stato un incontro cordiale e molto positivo nel quale il presidente ha speso parole di elogio per le minoranze, in particolare quella cristiana, della quale apprezza l’impegno a favore della riconciliazione nazionale». Così l’arcivescovo greco melkita di Aleppo, mons. Jean-Clement Jeanbart, racconta al Sir la visita di una delegazione della Chiesa cattolica greco melchita e delle altre Chiese e comunità ecclesiali presenti in Siria al presidente siriano Bashar al Assad, avvenuta ieri a Damasco
«Viva l’Italia». È un grido di gioia quello che questa mattina hanno lanciato i bambini arrivando dal Libano all’aeroporto di Fiumicino con un volo Alitalia. Sono giunti nel nostro Paese grazie al progetto dei corridoi umanitari promosso da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e Tavola Valdese.
Si chiama «Una goccia di latte», ed è il programma messo in campo da Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) per donare l’alimento ogni mese a 2850 bambini, appartenenti a 1500 famiglie cristiane di Aleppo, la martoriata città siriana.
«Due terzi della città di Aleppo sono stati distrutti. Servirà molto tempo per la ricostruzione ma ci vorrà ancora più tempo per ricostruire un tessuto sociale solido». Mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini, ospite oggi, a Grottammare, del Quarto meeting nazionale dei giornalisti cattolici e non, ha tracciato un quadro della situazione in Medio Oriente.
Le guerre e le insensate violenze a causa del terrorismo fondamentalista fanno soffrire i cristiani in Siria, in Iraq e in Egitto. Papa Francesco lo ha ribadito ricevendo in Vaticano i partecipanti alla plenaria della Roaco, Riunione delle Opere di Aiuto per le Chiese Orientali. Ricordando le “terribili ondate di persecuzioni e di travagli, sia nell’Est europeo come nel Medio Oriente”, le “forti emigrazioni” che hanno indebolito la presenza dei cristiani in quelle zone, il Pontefice ha anche parlato delle Chiese tornate alla libertà “dopo il doloroso periodo dei regimi totalitari”. Chiese che hanno fatto l’esperienza della Croce, causa di turbamento e sofferenza ma anche fonte di salvezza.
Rapporto Global trends realizzato dall'Unhcr. La metà dei migranti forzati nel mondo sono bambini. Tra le nuove emergenze c'è la crisi in Sud Sudan. Mentre la Siria rimane il paese con il numero maggiore di persone in fuga.
La situazione delle Chiese in Medio Oriente, con particolare attenzione all’Egitto, Siria e Iraq, sarà al centro della 90ª Assemblea plenaria della Roaco, Riunione delle opere di aiuto per le Chiese Orientali, che si svolgerà dal pomeriggio di oggi lunedì 19 a giovedì 22 giugno, e che si inserisce nel programma dell’anno centenario della Congregazione per le Chiese Orientali che ha previsto diversi eventi che culmineranno con la Sessione plenaria dei membri del Dicastero e con la Messa che Papa Francesco presiederà il prossimo 12 ottobre.