Arte & Mostre

ARTE SACRA, APRE IL MUSEO DI GREVE IN CHIANTI

L’Ospizio di San Francesco, a pochi passi dalla piazza di Greve in Chianti, sulla strada per Montefioralle, da domenica 8 settembre (inaugurazione alle 12) diventa sede del Museo di arte sacra. Dipendente dal Convento della Croce di San Casciano, l’Ospizio di San Francesco fu edificato dopo il 1492 come sosta dei francescani che si recavano da Firenze a Siena e come ricovero dei frati che effettuavano la questua nel territorio grevigiano. Il recupero di questo importante edificio, che stava ormai trasformandosi in rudere, ha richiesto a partire dal ’93 impegnativi lavori e restauri, – sotto la direzione degli architetti Piero e Franco Roselli – documentati per tutto il mese di settembre con una mostra fotografica all’interno del Museo.

Il Museo di arte sacra di Greve in Chianti nasce dalla convenzione tra il Comune di Greve e la Curia di Fiesole, con la collaborazione della Regione Toscana, della Provincia di Firenze, della Soprintendenza per i Beni architettonici ed il paesaggio di Firenze.

La finalità del Museo, che fa parte di un fittissimo piano di piccoli musei territoriali, è di lasciare le opere d’arte, provenienti da chiese non più officiate ed in molti casi abbandonate, il più vicino possibile alle zone di provenienza, patrimonio culturale della comunità alla quale appartengono e testimonianze preziose di ininterrotti legami culturali con il proprio territorio. Il percorso museale inizia nell’annesso oratorio di San Francesco, dominato dalla splendida terracotta policroma rappresentante il Compianto di Cristo, attribuito a Santi Buglioni, contornata da una ghirlanda robbiana.

In questo ambiente, accanto a dipinti seicenteschi, sono state sistemate interessanti sculture, quali il bassorilievo quattrocentesco in marmo rappresentante San Francesco e la Madonna col Bambino attribuita a Nanni di Bartolo.

Nella sagrestia è stata sistemata la sezione dei tessuti, esemplificata da diverse tipologie di paramenti. In questa sala sono presenti due oggetti straordinari: la trecentesca Croce reliquiario in cristallo di rocca proveniente dalla Chiesa di Santo Stefano a Montefioralle ed una piccola vetrata cinquecentesca rappresentante San Silvestro della Bottega degli Ingessati, proveniente dalla Chiesa di San Silvestro a Convertoie.

Al piano superiore l’esposizione museale prosegue in due sale: una dedicata ai dipinti, tra i quali si segnalano una Annunciazione trecentesca, ma anche la pala giovanile di Francesco Granacci rappresentante la Madonna col Bambino fra i Santi Bartolomeo e Francesco, un dipinto di scuola fiorentina del primo quarto del secolo sedicesimo rappresentante la Madonna col Bambino tra i Santi Antonio Abate e Lucia, che presenta nello sfondo un’accurata descrizione del Castello di Sezzate.

Accanto a dipinti seicenteschi – Montini, Curradi – sono esposte opere del settecento – Moriani, Dandini – e dell’ottocento – Santa Rosa di Michele Gordigiani.L’altra sala è destinata alla sezione delle oreficerie, che espone diverse tipologie di oggetti – calici, pissidi, ostensori – tra i quali vanno segnalati il turibolo e la navicella di Montescalari, eseguiti da una bottega orafa milanese nel 1611.

Una ricca documentazione fotografica esposta su pannelli esplicativi accompagna il visitatore che, partendo da questa piccola ma preziosa raccolta, è invitato a seguire una serie di percorsi per cercare i tesori del Chianti che hanno ancora il privilegio di essere custoditi nei luoghi di origine.

Dagli antichi tracciati viari ai castelli, dai borghi alle pievi, si dispiegheranno sotto gli occhi del visitatore la storia di battaglie ed assedi, la costituzione di leghe, la presenza di nobili famiglie che, soggiornando nelle loro signorili dimore, hanno commissionato dipinti, sculture ed arredi per le chiese sulle quali esercitavano il loro patronato.

Grazie al finanziamento dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze è stato possibile il completamento dei restauri delle opere d’arte esposte.Il Museo è corredato di un catalogo a cura di Rosanna Caterina Proto Pisani, edito da Becocci Scala, collana de Lo Studiolo.

Il Museo rimane aperto il giovedì e venerdì 10-13; sabato e domenica 16 -20 (orario estivo). Invernale: giovedì e venerdì 10- 13; sabato e domenica 15.30 – 18.30. Info: 055-8545215 / 055-8546287. Sito internet: www.chiantimusei.it

Le nostre guide ai Musei d’arte sacra