Arte & Mostre

Firenze, alla Galleria degli Uffizi 8 nuove sale per collezione Contini Bonacossi

Aperta dopo 49 anni e per tutti i visitatori degli Uffizi la collezione Contini Bonacossi. Otto sale scandite da opere come la Madonna della neve del Sassetta, il San Girolamo di Giovanni Bellini, la pala del Bramantino, il ritratto di Giuseppe da Porto col figlio del Veronese e il San Lorenzo martirizzato di Gianlorenzo Bernini. Un’opera, quella del Bernini, «che rappresenta il suo capolavoro più fiorentino, visto che nella posa del santo adagiato sulla graticola rievoca le sculture di Michelangelo sui sarcofagi della Sagrestia Nuova, giustappunto nella chiesa di San Lorenzo», spiega il direttore del museo Eike Schmidt.

Nell’immediato dopoguerra Alessandro Contini Bonacossi, morto poi nel 1955 a Firenze, decise di devolvere la sua collezione allo Stato. Il rispetto delle sue volontà fu confermato dagli eredi, i figli Augusto Alessandro ed Elena Vittoria. La cosa diventò possibile solo nel 1969 grazie a un decreto appositamente studiato e firmato dall’allora presidente della Repubblica Giuseppe Saragat: 144 opere fra dipinti, sculture, ceramiche e mobili diventarono proprietà delle Gallerie fiorentine. Ed oggi dopo 49 anni di attesa la collezione entra dunque a far parte del normale percorso degli Uffizi. «Fare in modo che una parte così importante delle collezioni statali fiorentine fosse aperta per tutti e in maniera continua, è stato per noi compito imperativo», sottolinea Schmidt.