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LEONARDO FIRMAVA LE SUE OPERE CON UNA SIGLA CRIPTICA

Percorsi: Cultura

Leonardo Da Vinci firmava le sue opere con una sigla criptica, una "l" ed una "v", non immediatamente riconoscibili, ma presenti in molte sue opere. Lo ha affermato il professore Enrico Guidoni, docente di architettura all'università La Sapienza di Roma che ha tenuto una conferenza all'Accademia delle arti del disegno di Firenze. Lo studioso, che ha fatto riferimento al libro da lui scritto intitolato «Leonardo Da Vinci e le prospettive di città», ha citato due opere emblematiche di questa scoperta. La prima è «la Vergine delle rocce», esposta agli Uffizi, su cui, in alto a destra, due montagne oblique raffigurano la lettera v. Il secondo è la Tavola Strozzi, esposta al Museo di San Martino a Napoli, fino ad ora attribuita ad autori di secondo piano mentre invece, secondo Guidoni, sarebbe opera di Leonardo che l'ha siglata in corrispondenza del molo che appare in primo piano. La firma di Leonardo compare anche in una delle sue primissime collaborazioni giovanili: la Natività di Alesso Baldovinetti, un affresco conservato nel chiostrino della Santissima Annunziata a Firenze. Il maestro, allora, aveva forse otto-nove anni e raffigurò se stesso nel volto di un bambino dai capelli ricci che compare assieme agli angeli. (ANSA).

LEONARDO FIRMAVA LE SUE OPERE CON UNA SIGLA CRIPTICA
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