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MASACCIO, UN CONVEGNO SVELA I SEGRETI DELLA «TRINITA’»

Al centro delle celebrazioni per l’Anno di Masaccio nel VI centenario della nascita si colloca il convegno internazionale Masaccio e Masolino, pittori e frescanti. Dalla tecnica allo stile in programma venerdì e sabato 24 e 25 maggio. I lavori si svolgono in Palazzo Vecchio a Firenze (Salone dei Cinquecento) il primo giorno (inizio ore 9) per poi spostarsi, il 25, a San Giovanni Valdarno presso la Pieve di San Giovanni Battista. Il convegno, promosso dall’apposito «Comitato nazionale per le celebrazioni» (www.masaccio-online.it) presenta per la prima volta il risultato delle indagini svolte sulle opere dei due grandi maestri del Rinascimento dall’Opificio delle pietre dure e Laboratori di restauro di Firenze. Dai risultati del restauro, finito nell’aprile 2001, emergono numerose novità: prima fra tutte la proposta che la Trinità nella Basilica di Santa Maria Novella sia precedente alla Cappella Brancacci nella chiesa del Carmine, diversamente da quanto si era pensato finora. A questa conclusione l’Opificio è arrivato grazie all’esame della tecnica di esecuzione dei due affreschi: «nella Cappella Brancacci, Masaccio mostra una padronanza maggiore della tecnica dell’affresco. Sembra che la Trinità sia quasi una sperimentazione di cosa si potesse fare con la prospettiva sull’intonaco bagnato». Dal restauro emerge inoltre che il punto di fuga dell’affresco non è dove era stato collocato dal restauro di Leonetto Tintori negli anni ’50, sotto il piano dove sono inginocchiati i donatori, ma sotto il piano della scena sacra. Inoltre sempre secondo l’Opificio la Trinità non è una pala d’altare ma un affresco celebrativo.

Masaccio artista cristiano