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ARCHEOLOGIA: TITO LIVIO AVEVA RAGIONE, LUCCA ERA PRE-ROMANA SCAVI CAMBIANO LA DATA DELLA FONDAZIONE DELLA CITTÀ

Indagini archeologiche danno ragione allo storico classico Tito Livio, che faceva risalire la fondazione della città di Lucca al terzo secolo avanti Cristo, cioè a un tempo precedente alla presunta data del 180 a.C. stabilita fino ad oggi. Lo stanno confermando recenti scavi nel centro della città dei cui esiti riferisce l’ultimo numero della rivista «Archeologia viva». Secondo le ultime ricerche può essere esistita davvero una Lucca antecedente ai conquistatori Quiriti. Si darebbe così ragione alla notizia più antica sulla città – ma mai effettivamente compresa dagli storici – che compare nelle Storie di Tito Livio e che risale al 218 a.C. quando a Lucca trova riparo il console romano Sempronio Longo dopo la sconfitta subita sul Trebbia da parte di Annibale.

«Finora – afferma Michelangelo Zecchini del Dipartimento di archeologia del Forum Unesco – non sapevamo come interpretare la menzione di Lucca da parte di Tito Livio già per il III sec. a.C. Si pensava per lo più alla possibilità che lo storico avesse preso un abbaglio o che si riferisse a qualcos’altro. Ma alla luce di queste scoperte cambia tutto e si comincia a pensare che lo storico avesse ragione».

Le scoperte fatte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana riguardano il sottosuolo dell’ex chiesa di San Quirico, nel centro di Lucca, che hanno portato alla luce i resti di una Lucca pre-romana. Sotto un basolato stradale di età augustea e un palazzo degli inizi del I sec. a.C. sono tornate alla luce una strada di nove metri e una casa, entrambe databili tra III e II sec. a.C.. Sono tutti manufatti precedenti alla fondazione di Lucca da parte dei Romani (180 a.C.). (ANSA)