Cultura & Società

Addio a Talani, maestro degli affreschi e delle grandi sculture

Talani esponeva dal 1977 da quando, ancora studente dell’Accademia di Belle arti a Firenze, effettuò la prima personale. Da allora ha coltivato i generi tradizionali della pittura senza rinunciare a sperimentare altre tecniche compresa l’incisione e la pittura a fresco. Per avere alternato lo studio al lavoro nello stabilmente balneare del padre, era stato definito il «pittore-bagnino», poi trasformato nel «pittore del Papa» quando, nel 1992, andò a presentare a Giovanni Paolo II l’affresco realizzato sulla parete esterna del Palazzo vescovile di Massa Marittima con all’attivo gli affreschi della chiesa di San Vincenzo Ferreri e del Santuario del Frassine.

Per un periodo era stato definito anche il «pittore delle dive» per aver ritratto una serie di note attrici italiane. «Quella parentesi – – raccontava – mi ha giovato sul piano pubblicitario, ma penalizzato come artista. A tutti interessavano i soggetti di quei ritratti, non la mia pittura». Ma ben presto Talani si era sbarazzato di tutte le etichette guadagnandosi sul campo un posto di rilievo tra gli artisti contemporanei. Ha esposta in tutta Italia e in molte parti del mondo: New York, Washington, Parigi, Colonia, Amburgo, Beirut, Berlino…, portando il nome di San Vincenzo all’estero. Talani aveva un grande interesse anche per la musica. «Sono un musicista mancato – – diceva -–. Vengo da una famiglia di musicisti: il babbo trombettista, il nonno primo clarino della banda di San Vincenzo… Ho iniziato il Conservatorio, ho studiato pianoforte per dieci anni e ancora vado a lezione».

Ma non solo: è dall’eta di 5 anni che aveva scoperto di avere «l’orecchio assoluto», la capacità di sentire e riconoscere una nota. Ma poi ha prevalso la pittura. La musica era rimasta come passione e come fonte di ispirazione: decennali percorsi attraverso le diverse tecniche (carboncino, olio su tela…) sono dedicati ai «musicisti». Negli ultimi tempi aveva realizzato grandi sculture come «Il marinaio» all’imboccatura del porto di San Vincenza e grandi affreschi come «Partenze» all’interno della stazione ferroviari di Santa Maria Novella a Firenze.

Il funerale domani, mercoledì 17 gennaio, nella sua San Vincenzo, nella chiesa di San Vincenzo Ferreri che Talani aveva affrescato in età giovanile.