Cultura & Società

Anche Carolina Kostner tra gli ospiti di “Io credo” su Tv2000

Ospite della quinta puntata la pattinatrice artistica, Carolina Kostner. All’interno della puntata anche la storia Valentina Caruso e il doposcuola organizzato dal Centro Padre Nostro nel quartiere Brancaccio periferia di Palermo nato per opera del beato Pino Puglisi.

“Io non voglio dire che per esser un buon cristiano – spiega il Papa – è necessario peccare: no. Questo è peccato, se lo dico io non è vero, è un inganno. Ma Dio che ci ama, anche i santi più santi, penso alla mia amica Teresina del Bambin Gesù, non le ha tolto la libertà: lei poteva peccare. Ai santi più santi, mai ha tolto la libertà. Per essere un buon cristiano è necessario rischiare, e rischiare significa andare avanti; non solo le persone rischiano, anche le istituzioni”.

“La Chiesa tante volte nella pastorale – sottolinea il Papa a Tv2000 – rischia un po’, vede e poi torna, va cercando la comunità ecclesiale è un po’, non so come si dice ma, in francese possiamo dire: gattoneggia. Va a tentoni”.

“Con la fede ho un rapporto abbastanza intenso, perché comunque, come atleta, il fatto di credere, di credere in particolare in te stesso, nelle tue capacità ti porta spesso anche a credere o a chiedere in una forza molto più grande di te”. Lo afferma Carolina Kostner a ‘Io credo’, condotto da don Marco Pozza e per la regia di Andrea Salvadore.

“Non nego – aggiunge la Kostner a Tv2000 – che ci sono ovviamente dei momenti in cui ti chiedi: ma come funziona questa cosa? Perché io mi impegno, faccio questo e quell’altro e poi, ovviamente, nella vita, come tutti, incontriamo delle difficoltà, dei momenti difficili, dove non è facile mantenere né la calma, né la serenità, che tutto vada sempre bene”.“Mia nonna, che purtroppo quando è morta ha sofferto – racconta la Kostner a Tv2000 – si è fermata un attimo, ed eravamo al punto in cui tutta la famiglia era in pace col fatto che potesse andare in paradiso, perché stava soffrendo. C’è voluto un po’, ma ha detto: ‘Guarda, non dimenticare mai, che pure morire te lo devi guadagnare’”.