Cultura & Società

Arezzo, Porta S. Spirito vince la 125ª Giostra del Saracino

La storica disfida al buratto (il re delle Indie, simbolo dell’allora invasione saracena), ha visto trionfare il quartiere dai colori giallo-blu per la terza volta consecutiva dopo il cosiddetto “cappotto” dell’anno sorso, ovvero la vittoria nei due tornei annuali, quello di giugno, dedicato a San Donato, e quello di settembre, dedicato alla Madonna del Conforto.

Sono quattro i quartieri che partecipano alla competizione, basato su 8 carriere cavalleresche in cui i giostratori, 2 per quartiere, si gettano al galoppo, lancia in resta, contro il bersaglio a punti sorretto dal meccanismo del buratto, un automa corazzato che rappresenta appunto un saraceno armato di mazzafrusto. La manifestazione in Piazza Grande, alla quale partecipano oltre 370 figuranti e una trentina di cavalli, è preceduta da vari eventi nel corso della stessa giornata della Giostra e nei giorni precedenti che coinvolgono l’intera città di Arezzo.

Nella disfida di sabato, il quartiere di Porta Santo Spirito si è imposto sul quello di Sant’Andrea dopo lo spareggio dal quale sono rimasti esclusi gli altri due quartieri: Porta Crucifera e Porta del Foro. La vittoria di Santo Spirito è stata propiziata dal più giovane dei giostratori, Elia Cicerchia, che ad appena 21 anni vanta tre giostre vinte su tre disputate. Un vero record che gli vale l’appellativo di “cecchino”, di “infallibile” e di “fenomeno”. Cicerchia ha realizzato ben due 5, ovvero il massimo del punteggio che si ottiene centrando con precisione millimetrica il bersaglio.