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CINEMA, CON «LA CITTA' IDEALE » SIENA APPRODA A VENEZIA

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Parole chiave: siena (86), cinema (291)

È ambientato a Siena, considerata «città ideale» (da qui anche il titolo del film), il debutto dietro la macchina da presa dell'attore Luigi Lo Cascio. Si tratta anche dell'unica pellicola italiana selezionata in concorso alla ventisettesima Settimana internazionale della critica nell'ambito della sessantanovesima Mostra internazionale d'arte cinematografica da ieri in corso al Lido di Venezia. Il film diretto e interpretato da Lo Cascio e presentato stamani al Lido racconta la storia dell'architetto Michele Grassadonia, fervente ecologista, duro e puro, trasferitosi da una ventina d'anni da Palermo a Siena, che lui, come detto, considera, tra tutte, la città ideale. Da quasi un anno sta portando avanti un esperimento nel suo appartamento: riuscire a vivere in piena autosufficienza, senza dover ricorrere all'acqua corrente o all'energia elettrica. In una notte di pioggia, però, Michele rimane coinvolto in una serie di incidenti e di accadimenti dai contorni confusi e misteriosi. Tra i tanti misteri ci sarà anche l'investimento accidentale di un cavallo (e a Siena non poteva essere diversamente). Dal quel momento la sua esperienza felice di integrazione gioiosa nella città ideale (di cui il regista non ci nega qualche inquadratura suggestiva) comincia a vacillare, così come la sua fiducia nella giustizia.

 

CINEMA, CON «LA CITTA' IDEALE » SIENA APPRODA A VENEZIA
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