Cultura & Società

Cappella sistina: Paolucci (Musei vaticani), «nuovo respiro e nuova luce»

Introducendo l’incontro, padre Ciro Benedettini, vicedirettore della sala stampa, ha spiegato che occasione del convegno «sono due anniversari: il primo vent’anni fa, quando nel 1994 San Giovanni Paolo II inaugurò la Cappella sistina» dopo il restauro guidato da Fabrizio Mancinelli e realizzato da Gianluigi Colalucci; «il secondo i 450 anni dalla morte di Michelangelo», avvenuta nel 1564. Nel corso del convegno, ha spiegato Paolucci, verranno illustrati gli interventi realizzati negli ultimi tre anni, in particolare il nuovo impianto di illuminazione e il nuovo impianto di climatizzazione e ricambio d’aria, realizzati da due aziende leader nei rispettivi settori: Osram e Carrier. Nessun costo per la Santa Sede: a farsi carico delle spese, un po’ più di tre milioni di euro, sono state, «per pura liberalità», le stesse aziende. Per i giornalisti è prevista un’apertura speciale il 29 ottobre alle 18. Nel corso della conferenza stampa è stato proiettato un video sui lavori dei restauri, «realizzato con materiali inediti di straordinario interesse – ha precisato Paolucci -, mai visti prima».

Il direttore dei Musei vaticani ha richiamato «le furibonde polemiche che accompagnarono l’avventura dei restauri. Oggi nessuno può negare che il restauro sia stato perfetto, tecnicamente impeccabile», anche se allora a chi riteneva Michelangelo «tormento ed estasi», sembrava che «l’oscura coperta di sporco e fuliggine che ricopriva gli affreschi fosse consustanziale alla sua opera. La pulitura invece non ha fatto che restituire al Buonarroti i suoi colori». «La Cappella sistina è antologia base della grande arte rinascimentale: 2500 mq di grande pittura racchiusi in uno scrigno che vede quasi 6 milioni di visitatori l’anno». Un tetto, ha precisato Paolucci, «non superabile», giustificato dal fatto che si tratta di una «luogo identitario della chiesa romano-cattolica, dove vengono eletti i papi e si celebrano le grandi liturgie». Questa pressione antropica «ha richiesto un intervento che garantisse il ricambio d’aria e l’abbattimento delle polveri e degli inquinanti, il controllo della temperatura e dell’umidità, e il mantenimento dell’anidride carbonica a livelli accettabili. Messo in campo, inoltre, un sistema di illuminazione a led, «una luce soffusa, non invasiva, quieta che però permette di leggere in ogni minimo dettaglio non solo i particolari cromatici di Michelangelo, ma quelli di tutti i pittori del Quattrocento». Settemila punti led che consentono una diminuzione del calore prodotto del 50% e un risparmio energetico del 50%.

Nel corso della conferenza stampa di questa mattina, il direttore dei Musei vaticani Antonio Paolucci ha spiegato anche di avere commissionato un progetto di visita virtuale della Cappella sistina ad alcune multinazionali del settore: «una specie di occhiale intelligente con tutte le notizie incorporate», una sorta di Google glass low cost, usa e getta, «per consentire ai visitatori di arrivare nella Sistina già ‘istruiti». Con riferimento alla notizia diffusa oggi da un quotidiano, secondo il quale la Sistina sarà data in affitto per un concerto nella serata di sabato 18 ottobre, monsignor Paolo Nicolini, consigliere delegato per i settori amministrativo-gestionali dei Musei vaticani, ha precisato: «La Sistina non viene mai affittata. È visitabile in varie modalità; quella di sabato è un’iniziativa dei Musei vaticani e ha l’esclusivo scopo di sostenere un progetto di carità del Santo Padre». «La salute degli affreschi è ottima: la parte più delicata dei restauri ha riguardato il giudizio universale, nel quale il cielo è realizzato con lapislazzuli acquistati in Afghanistan», ha detto Fabio Morresi, vicedirettore del Laboratorio di diagnostica e ricerche scientifiche dei Musei. Paolucci ha concluso dicendo di avere invitato, con mons. Nicolini, il Papa a visitare la «nuova» Sistina, e che il Pontefice «ha promesso che verrà presto».