Cultura & Società

Cinema: il cambiamento al centro del XVII Religion Today Filmfestival

Il tema, «Change! Religioni, società, cambiamento», esprime «la volontà di scavare, più che mai, nelle pieghe del rapporto tra cinema, religioni, società. Se da un lato la ‘trasformazione’ resta ingranaggio essenziale della macchina del cinema, dall’altro il cinema, arte del tempo, conserva infatti una capacità specifica di rappresentare e interpretare la mobile pluralità dei fenomeni religiosi e la dialettica tra religioni e società civile». Un mosaico di cambiamenti, dirompenti o sotterranei, attesi o subìti, compiuti o mancati: è quanto emerge da una proposta cinematografica ricca di 49 film provenienti da oltre 20 paesi, selezionati tra oltre 300 iscrizioni da tutto il mondo (dall’Europa all’America, dal Sudafrica al Bangladesh). Venti i documentari e ventinove in tutto le animazioni, i lungometraggi e i cortometraggi a soggetto. I quattro premi principali («Nello spirito della Fede», al miglior film a soggetto, al miglior documentario e al miglior cortometraggio) verranno assegnati dalla giuria internazionale. Altri premi saranno assegnati dalla giuria Signis e dalle giurie speciali del Festival.

Accanto alla proiezione di tutti i film in concorso, la sede di Trento ospiterà un denso programma di conferenze ed eventi speciali (10-18 ottobre). Tra le principali novità dell’edizione 2014, in particolare, si colloca un percorso sul ruolo delle religioni nella difesa della legalità e nella promozione della giustizia e della sicurezza sociale, organizzato in collaborazione con la sezione regionale dell’Associazione nazionale magistrati. Per indagare il contributo che le religioni possono e devono fornire in un ambito così delicato, la serata inaugurale del Festival, venerdì 10 ottobre, si aprirà con il monologo «U Parrinu – La mia storia con padre Pino Puglisi ucciso dalla mafia», scritto e interpretato da Christian Di Domenico. Seguirà una tavola rotonda sulla lotta contro la mafia. Il tema dell’impegno della Chiesa contro il crimine organizzato sarà ripreso anche attraverso la proiezione del documentario Rai «Non tacerò – La storia di don Peppe Diana». Sabato 11 ottobre, il magistrato Armando Spataro, esperto di rapporti tra giustizia e terrorismo internazionale di presunta matrice identitaria, culturale e religiosa, dialogherà con l’imam di Firenze Izzedin Elzir, presidente dell’Ucoii. Un’intera sezione del concorso proseguirà l’analisi di grandi temi come il rapporto tra donne e religioni, il fenomeno delle migrazioni.

La dimensione del dialogo sarà sviluppata di concerto con l’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso dell’arcidiocesi di Trento e con il Tavolo locale per le appartenenze religiose; prosegue inoltre il rapporto con la Fondazione Bruno Kessler, che alla vigilia del Festival proporrà un seminario scientifico dedicato alle tracce del religioso nel cinema di animazione, e con il Museo diocesano tridentino, per un appuntamento su cinema e arte sacra contemporanea. Attraverso giurie speciali e proiezioni per il pubblico e per le scuole, l’edizione coinvolgerà anche le località di Arco, Rovereto, Borgo Valsugana e Lisignago (Tn), mentre fuori provincia si rinnova il sodalizio con l’Associazione Amici di Villa San Giuseppe a Bassano del Grappa. Ancora una volta il Festival troverà una prestigiosa vetrina nella capitale; a Roma proseguirà infatti l’esperienza consolidata del seminario internazionale organizzato con la Facoltà di Scienze della comunicazione sociale dell’Università pontificia salesiana.