Cultura & Società

Cinquanta Case della memoria si aprono con un clic

di Lorella PellisLa memoria, si sa, a volte gioca brutti scherzi. Meglio non rischiare. Per non perderla – la Memoria, ma quella con la emme maiuscola in questo caso – ci viene in soccorso l’iniziativa della Regione Toscana denominata, manco a dirlo, «Case della Memoria». Giovanni Boccaccio, Francesco Petrarca, Giotto, Niccolò Machiavelli, Benvenuto Cellini, Giacomo Puccini ma anche Giovanni Pascoli, Giosuè Carducci, Enea Silvio Piccolomini e stranieri illustri come la coppia di poeti inglesi Robert Browning ed Elisabeth Barret, sono alcuni dei personaggi celebri che sono stati proprietari delle ben cinquantaquattro dimore storiche distribuite negli angoli più suggestivi del territorio toscano, censite dalla Regione e raccolte in un elenco visitabile sul sito internet www.cultura.toscana.it/musei/case_della_memoria/. «Grazie a questo censimento – spiega l’assessore regionale alla cultura Mariella Zoppi – intendiamo fornire a turisti, studiosi, cultori della storia e semplici curiosi, uno strumento pratico e veloce per conoscere la Toscana da un punto di vista diverso dal solito, attraverso gli occhi dei personaggi che vi hanno abitato».

Le «Case della memoria» sono diffuse veramente su tutto il territorio: si va dall’area fiorentina, dove si concentrano soprattutto le abitazioni dei grandi artisti del Medioevo e del Rinascimento (ma dove troviamo anche personaggi vissuti in epoche più recenti, come l’ex ministro Rodolfo Siviero la cui casa è stata trasformata in museo regionale ad ingresso gratuito, o l’architetto Giovanni Michelucci), alla casa di Pascoli a Barga in provincia di Lucca, a quella di Mazzini a Pisa, a quelle di Petrarca e Vasari ad Arezzo, passando per quelle di Pontormo e Busoni ad Empoli, villa Puccini a Torre del Lago, casa Tintori e casa Guerrazzi a Cecina, casa Incontri Viti a Volterra, quella dove Visconti girò il suo «Vaghe stelle dell’Orsa».

E il sito della Regione, oltre a proporre l’elenco delle Case in ordine alfabetico, suggerisce anche dieci itinerari di approfondimento con relative schede su «Artisti di ieri e di oggi», «Grandi artisti del passato», «Arte contemporanea in Toscana», «La grande musica», «I collezionisti», «Poeti e scrittori», «La grande poesia dalle origini all’Umanesimo», «La grande letteratura dell’Ottocento», «I grandi che hanno fatto la Storia» e «Stranieri a Firenze». «Ci è sembrato interessante proporre itinerari alternativi e preparare schede che mettessero in relazione il personaggio con il luogo», spiega Francesca Allegri del Coordinamento nazionale Case della Memoria che ha sede a Certaldo presso l’Ente nazionale Giovanni Boccaccio cui la Regione ha affidato il censimento. «Sbirciando nelle Case della Memoria e approfondendo lo studio sui vari personaggi – prosegue Francesca Allegri – si possono scoprire anche vere e proprie chicche. Nessuno avrebbe immaginato, per fare solo un esempio, legami fra Pascoli e Boccaccio fino a quando nell’archivio Pascoli non fu trovato un autografo in cui il poeta di Castelvecchio rielaborava per il teatro una novella del Boccaccio». Quante storie di vita e quante curiosità nascoste nelle Case della memoria: ora basta un semplice clic per non dimenticare.

Le case della memoria on line

Coordinamento nazionale Case della memoria