Cultura & Società

Dantedì, a Firenze inaugurato il restauro del cenotafio di Dante in Santa Croce

Il cenotafio di Dante, primo riconoscimento ufficiale della città di Firenze al poeta morto in esilio e sepolto a Ravenna, viene promosso dal granduca Ferdinando III e realizzato grazie a una sottoscrizione pubblica firmata da alcuni degli intellettuali più in vista della vita civile e culturale fiorentina, tra cui Gino Capponi e Vittorio Fossombroni, nel 1818. Il monumento vede Dante, vestito all’antica e con una corona di alloro, seduto in posizione sopraelevata al centro della composizione, in atteggiamento pensoso e con il braccio poggiato su un libro. Il sarcofago è affiancato da due figure femminili: a sinistra l’Italia in piedi e a destra la Poesia piangente, adagiata sulla tomba che tiene in mano una corona d’alloro e un volume con incisi i versi della Divina Commedia “Io mi son un che quando amore m(i) spira, noto”. L’intervento di conservazione e restauro è stato condotto utilizzando metodologie tradizionali e il ricorso alla tecnologia laser che ha consentito di intervenire nelle parti che presentavano maggiori problematiche. Subito dopo l’alluvione il cenotafio era stato oggetto di un’operazione generale di ripulitura e l’intervento odierno ha consentito la rimozione anche di alcuni residui di limo oltre che di alcune incisioni da parte di vandali.