Cultura & Società

Economia e spiritualità, a Lucca la seconda edizione del Festival

Come osservava mons. Italo Castellani (arcivescovo di Lucca), all’inaugurazione della prima edizione, l’economia dovrebbe avere come primo obiettivo il bene-stare degli abitanti della casa comune, che per l’enciclica Laudato si’ sono tutti i viventi che popolano la terra: «La politica non deve sottomettersi all’economia e questa non deve sottomettersi ai dettami e al paradigma efficientista della tecnocrazia. Oggi, pensando al bene comune, abbiamo bisogno in modo ineludibile che la politica e l’economia, in dialogo, si pongano decisamente al servizio della vita, specialmente della vita umana».

La Chiesa in tempi recenti ha più volte sollecitato chi governa il mondo ad «eliminare le cause strutturali delle disfunzioni dell’economia mondiale e […] correggere i modelli di crescita che sembrano incapaci di garantire il rispetto dell’ambiente» (Benedetto XVI in un discorso al corpo diplomatico presso la Santa Sede), mettendo in guardia dai rischi di un’economia che ignora gli esseri viventi: «L’alleanza tra economia e tecnologia finisce per lasciare fuori tutto ciò che non fa parte dei loro interessi immediati» (Papa Francesco, Laudato si’).

Se l’economia fosse solo un ambito marginale del pensiero e dell’azione dell’uomo contemporaneo forse non sarebbe necessaria una riflessione approfondita sui fondamenti etici di questa disciplina, ma oggi è collocata al centro della vita sociale, familiare, individuale. Infatti si è verificata un’inversione di poli: non è più l’economia ad esser a servizio della società, ma è l’intera società ad essere inglobata nel meccanismo della sua stessa economia. Tale inversione può avere conseguenze disastrose: «L’economia assume ogni sviluppo tecnologico in funzione del profitto, senza prestare attenzione a eventuali conseguenze negative per l’essere umano» (Papa Francesco, Laudato si’).

Al contempo si assiste ad una forte ripresa di interesse verso la spiritualità, forse proprio a causa dell’esagerata centralità attribuita all’economia e alla tecnologia. Si potrebbe quasi affermare che la questione spirituale sia divenuta di primo piano: temi spirituali appaiono sempre più nei mass media. A questo riguardo l’antropologo Luis-Vincent Thomas afferma che: «Il fallimento di un mondo ipertecnicizzato genera un bisogno immenso di spiritualità».

Ma anche in questo caso si profila un grave rischio: la spiritualità in molti casi è divenuta un prodotto commerciale ancora una volta inglobato dalle logiche dell’economia del profitto. Si è passati dalle tradizionali forme comunitarie al prevalere di un atteggiamento individualista o perfino egoista: la ricerca del proprio benessere! E molti vendono pacchetti preconfezionati in cui vengono fornite «esperienze spirituali». In questo modo la forza trasfiguratrice della spiritualità viene neutralizzata. Stiamo dimenticando, talvolta anche nella cristianità, il potere di trasformazione sociale della preghiera. La novità del Festival sta nel proporre una riflessione che porti ad un ricongiungimento tra un forte impegno interiore e spirituale ad un altrettanto forte impegno sociale. Occorre riunificare queste due anime: ascesi e vita di preghiera con impegno politico per trasformare la società ed annunciare il Regno. Compiti che possono esser anche assolti da persone diverse attraverso vocazioni diverse, ma collegate in un unico ideale e in un’unica Comunità di credenti. Credenti nel Cristo il Signore dei mondi!

Il programma  del Festival

Il Festival si aprirà venerdì 15 alle 16,30 e dopo il saluto delle autorità interverranno Luigino Bruni, Sergio Givone e Piero Barucci. La sera sarà proiettato Il Capitale umano di Paolo Virzì con un videomessaggio in diretta del regista.

Sabato 16 ci saranno interventi in più sessioni. Tra i relatori ricordiamo il monaco ed antropologo Benedetto Mathieu, l’Archimandrita Atanasie, Vicario generale della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia e Carlo Molari per il 50° anniversario di don Milani. La sera uno spettacolo teatrale di Elisabetta Salvatori su Beatrice di Pian degli Ontani e Caterina da Siena. La domenica mattina (17 settembre) parleranno i rappresentanti nazionali di tutte le religioni. Debora Spini (Federazione delle Chiese Evangeliche), interverrà per il 500° anniversario della Riforma Protestante. Concluderanno Paolo Ricca, teologo della Chiesa Valdese, Haim Baharier, biblista e studioso di Qabbalà e il filosofo Umberto Curi. Le relazioni saranno allietate da intermezzi musicali e l’attrice/regista Sabina Guzzanti verrà intervistata in sala dagli organizzatori.

Il Festival è patrocinato da molti enti, tra cui: Banca Etica, Caritas diocesana di Lucca, Conferenza episcopale italiana-Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, Conferenza episcopale italiana-Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro, Confederazione islamica italiana, Diocesi ortodossa romena d’Italia, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, Unione buddhista italiana, Unione delle comunità islamiche d’Italia, Unione induista italiana, Comunità di Nomadelfia, Comunità di Sant’Egidio, Movimento dei Focolari-Italia.

Programma completo su www.economiaespiritualita.it